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Le tue idee per una scuola giusta

Il sondaggio online della FLC CGIL in 11 domande e commento finale. I risultati.

01/12/2014
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#Failascuolagiusta è tante cose. Lo slogan della nostra campagna, un richiamo al confronto con la Buona Scuola di Renzi.

Ma è anche (e soprattutto) un invito.

Un invito a un percorso di partecipazione che abbiamo realizzato a partire dalle persone che la scuola la fanno davvero, tutti i giorni, con la passione e le difficoltà del caso, incontrando i lavoratori nelle centinaia di assemblee che abbiamo fatto, stiamo facendo e continueremo a fare (perché non ci limitiamo certo agli hashtag e agli spot), e nella rete, che se usata con trasparenza e reale apertura al confronto, è una vera forma di democrazia.

#Failascuolagiusta è anche un sondaggio online (vedi i risultati), una consultazione parallela a quella del Governo (che si è conclusa il 15 novembre) che abbiamo voluto pensare, non per contrapporre ma per mettere a confronto le nostre proposte e le sue, a proposito di buona scuola. Un modo per dare davvero la possibilità a tutti di dire quello che pensano, scegliendo di essere d'accordo con Renzi, con noi, o con nessuno dei due. Sono solo undici domande, undici per undici importanti, dimenticate o svalutate, questioni: il problema delle risorse alla scuola, gli organici, il reclutamento, il merito, l'orario di servizio, il contratto, il finanziamento privato, le risorse per il miglioramento dell'offerta formativa, il personale ATA, la riduzione della burocrazia e il registro nazionale dei docenti. Questioni importanti e grandi assenti della buona scuola, che in una scuola giusta, invece, non possono mancare: assenti come il contratto e il sindacato, dimenticati come gli ATA, che nelle 136 pagine non compaiono nemmeno se non citati esclusivamente per i prossimi tagli di organico, ignorati come il diritto allo studio.

"Per sapere come la pensi, non per sapere che la pensi come noi!", è quello che abbiamo voluto dire a tutti coloro che hanno partecipato al nostro sondaggio: perché a noi non importa la "ragione a tutti i costi", importa confrontare le nostre posizioni con quelle del Governo, ma quello a cui abbiamo tenuto davvero è stato coinvolgere il più possibile chi la scuola la vive nel quotidiano, chi il lavoro lo conosce e lo rappresenta, le loro necessità e le loro riflessioni.

La trasparenza non è di casa nel Governo: 50.000, 100.000 risposte, 1.000.000 di accessi, numeri in libertà, questo e niente più. Chi ha compilato il questionario della "buona scuola" non conosce il risultato delle altre risposte, non ha potuto confrontare le sue con chi l'ha preceduto. Nel nostro c'era la possibilità di sapere in tempo reale anche cosa pensavano gli altri, offrendo a fine sondaggio le percentuali di risposte già pervenute.
Quante risorse ha sprecato il Governo per promuovere "La buona scuola", quanto sono costati annunci e spot su tutti i media nazionali? Noi in pochi giorni abbiamo dato spazio su www.flcgil.it a oltre 4.500 lavoratori, studenti, genitori che hanno espresso liberamente le loro idee. Vedi i risultati.

La scuola giusta esiste già, e sono le persone che ci lavorano ogni giorno che la fanno. Più risorse e meno chiacchiere, possono realizzarla davvero.

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