La giunta comunale di Napoli fra i promotori dei quattro referendum per abrogare le principali norme della “buona scuola”
L'adesione della Giunta comunale è in continuità con l'azione di pieno sostegno al sistema pubblico perseguita in questi anni.
La Giunta comunale di Napoli, con la Delibera n. 263 del 19 aprile 2016 a firma dell'Assessore all'Istruzione Annamaria Palmieri e dell'Assessore al Lavoro Enrico Panini, ha deciso di aderire alla campagna referendaria per l'abrogazione di alcune norme della Legge 107/15 (cd “Buona scuola”).
Ciò implica, oltre alla normale attività che ogni Comune è impegnato a fare in occasione di iniziative referendarie, un particolare impegno dell'intera struttura comunale in termini di informazione dei cittadini e di predisposizione di luoghi ulteriori per la raccolta di firme.
L'adesione della Giunta comunale è in continuità con l'azione di pieno sostegno al sistema pubblico perseguita in questi anni che ha, in particolare, nella Delibera con la quale si sono nominate le maestre nell'anno 2012 (pur in presenza di una situazione finanziaria negativa) per garantire il servizio pubblico, nell'attenzione costante a rafforzare le autonome scelte delle scuole, nella garanzia del diritto allo studio in materia di costi della mensa, un “filo rosso” di coerenza.
In particolare, la Giunta - su indicazione del Sindaco Luigi de Magistris - ritiene importante che i cittadini napoletani siano chiamati a pronunciarsi sulle seguenti scelte di fondo:
- no alla privatizzazione, con l'abrogazione dell'attuale formulazione dello “school bonus”, che si traduce di fatto in un beneficio alle singole scuole private, trasformando le eventuali erogazioni volontarie in un beneficio riservato all'intero sistema scolastico;
- moderazione ai poteri del dirigente scolastico per quanto concerne la chiamata diretta degli insegnanti sugli ambiti territoriali per incarichi solo triennali;
- valorizzazione dell'autonomia delle singole scuole mediante l'abrogazione - nell'alternanza scuola-lavoro - dell’obbligatorietà di 200 ore nei licei e 400 ore nei tecnico-professionali per confermare e ribadire la libertà di programmazione e di organizzazione di tali attività da parte delle scuole autonome;
- rispetto della collegialità messa a rischio dall'attuale meccanismo di valutazione del merito individuale dei docenti.
Leggi la delibera del Comune di Napoli.
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