La bozza del corso-concorso per i nuovi dirigenti
Si è svolto solo nella tarda mattinata e nel primo pomeriggio del 7 marzo il previsto incontro con il dott. Rubinacci in merito alle questioni relative al corso-concorso per il reclutamento dei dirigenti scolastici.
Si è svolto solo nella tarda mattinata e nel primo pomeriggio del 7 marzo il previsto incontro con il dott. Rubinacci in merito alle questioni relative al corso-concorso per il reclutamento dei dirigenti scolastici.
Non vi ha partecipata la prevista delegazione di presidi incaricati, essendo “saltati” i tempi della convocazione per sopraggiunti impegni inderogabili del Direttore.
Il dott. Rubinacci ha presentato in modo molto dettagliato il contenuto della bozza del bando di concorso sul quale si è poi si è sviluppato il confronto con le delegazioni sindacali presenti (CGIL, CISL, UIL, SNALS, ANP).
Questo il quadro articolato – e in qualche punto, necessariamente incompleto e forse impreciso - della proposta di bando per gli aspetti che più possono interessare docenti e presidi incaricati.
La presentazione della bozza del bando
Tempi per l’emanazione del bando: subito dopo la conclusione del Contratto di ingresso della diriegnza scolastica
· Requisiti di ammissione al corso-concorso
a. docenti: 7 anni di anzianità con laurea
b. presidi incaricati con 3 anni di servizio (accedono direttamente all’esame)
· Fasi:
- selezione per titoli (solo per i docenti e presidi incaricati con meno di 3 anni di servizio)
- esame di ammissione per un numero 4 volte maggiore dei posti a concorso – 2800 ? -). Sono previste per il concorso ordinario due prove scritte e due orali. L’ammissione agli orali è subordinata al superamento delle prove scritte valutate ciascuna con un punteggio in trentesimi. In ciascuna prova occorre superare il punteggio di 24/30. La valutazione complessiva delle prove orali è fissata in punti 30 (punteggio minimo: 24/30)
- corso di formazione
- esame finale.
· Titoli
a. culturali che incidono per 9/20 (laurea: da 0.50 - per il punteggio 79 – a 5 per il 110 e lode; altri titoli, per un massimo di 4 punti; altra laurea: 1.50; dottorato: 1.50; master: 0.70; corsi vari: 0.50…)
b. di servizio ed professionali che incidono per 11/20 (anni di servizio: 0.40 per anno fino al massimo di punti 6; preside incaricato: 1 – max 2 -; collaboratore vicario: 0.20 – max 2 -; collaboratore: 0.05 – max 0.5 -; funzioni obiettivo: 0.2 – max 0.4 -; idonei concorso direttivo: 1; operatori nei nuclei per l’autonomia: 0.1 max 0.5 - …)
· Le prove scritte del concorso
a. Saggio scritto su: efficacia ed efficienza dell’azione formativa; la qualità dl servizio scolastico (aspetti gestionali, formazione…); principi dell’apprendimento umano; …. La valutazione del saggio verrà condotta sulla base dei seguenti criteri: padronanza del tema affrontato; articolazione del contenuto e sue articolazioni; chiarezza e correttezza formale.
b. Progetto, sulla base di un insieme di dati preliminarmente fornititi, su questioni quali: analisi delle esigenze formative, sviluppo professionale del personale docente e non docente, processi di innovazione nella suola dell’autonomia; Piano dell’Offerta formativa; criteri di verifica della formazione e del servizio scolastico. La valutazione verrà condotta sulla base dei seguenti criteri: attenzione all’analisi del contesto, la definizione degli obiettivi; articolazione e programmazione degli interventi; criteri per la verifica; innovatività.
· Le prove orali del concorso
a. colloquio in gruppo volto a valutare: la padronanza dei temi affrontati; competenze di comunicazione e negoziazione, di organizzazione e coordinamento; capacità di produrre idee innovative; flessibilità.
b. colloquio individuale volto a valutare: competenze sui processi formativi, competenze gestionali; comportamenti innovativi; competenze relazionali.
PRESIDI INCARICATI
· Prova scritta: solo saggio
· Prova orale: solo colloquio individuale (valutazione in decimi di entrambe le prove; punteggio minimo: 8/10)
· Corso di formazione: 300 ore
· Esame finale: colloquio su un progetto di attività realizzato sul campo (soglia: 24/30).
La discussione
I vari interventi hanno teso a sottolineare soprattutto quegli aspetti che necessitano di interventi migliorativi.
Per parte CGIL scuola, il Segretario Generale ha richiamato i seguenti aspetti:
- la necessità di accelerare il più possibile i tempi di emanazione del bando
- la questione dei maestri laureati da un numero di anni inferiore ai 7 previsti in questo primo bando di concorso e dei vicedirettori incaricati nei Convitti Nazionali e negli Istituti di Educazione
- la preparazione delle commissioni esaminatrice come condizione per una operazione corretta ed efficace
- la garanzia per i presidi incaricati “triennalisti” della riserva del 50/100 dei posti a concorso anche attraverso l’attivazione di meccanismi di compensazione interrogionale, ove richiesti.
- Sempre per i triennalisti, l’ipotesi della CGIL scuola e delle altre organizzazioni confederali è quella di una prova complessiva volta ad accertare la VALIDITA' E SIGNIFICATIVITA' DELLE ESPERIENZE PROFESSIONALI, POSSIBILMENTE DOCUMENTATE, e quindi di una valutazione complessiva. In ogni caso, anche in presenza di prove diversificate, il unico giudizio dovrebbe essere unico, senza alcun sbarramento interno.
Non dissimili le posizioni espresse dalle altre delegazioni sindacali.
Il dott. Rubinacci ha ribadito l’impostazione complessiva della proposta, ma ha concluso che intende sviluppare ulteriori riflessioni in merito e verificare se ci sono spazi per interventi che permettano di acquisire alcune indicazioni emerse dal dibattito.
Roma, 7 marzo 2001
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