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Istituti professionali: istituita l’opzione “Coltivazione e lavorazione dei materiali lapidei"

Il nuovo percorso sarà attivato a partire dal prossimo anno scolastico.

21/11/2014
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Con il decreto interministeriale 836 del 13 novembre 2014 MIUR/MEF, è stata istituita un’ulteriore opzione, denominata “Coltivazione e lavorazione dei materiali lapidei”, nell’ambito dei percorsi degli istituti professionale.

Come è noto il DPR 87/10 (Regolamento di riordino degli istituti professionali) prevede la definizione degli ambiti, dei criteri e delle modalità per l’ulteriore articolazione delle aree di indirizzo in un numero contenuto di opzioni incluse in un apposito elenco nazionale (art. 8 comma 4 lett. c).

L’elenco (repertorio) nazionale è stato istituito con il di 24 aprile 2012 e prevede dieci opzioni.

Per la costruzione del piano orario delle opzioni si utilizzano gli spazi di flessibilità, 35% nel secondo biennio e 40% nel quinto anno, previsti dal citato Regolamento di riordino (art. 5 comma 3 lett. b). A tal proposito è opportuno ricordare che le linee guida del triennio degli istituti professionali, specificano che l'utilizzo degli spazi di flessibilità non è di competenza delle singole istituzioni scolastiche in quanto "costituiscono lo strumento attraverso il quale rendere possibile l'attivazione delle opzioni, quali ulteriori articolazioni delle aree di indirizzo".

L’opzione “Coltivazione e lavorazione dei materiali lapidei” è stata collocata nell’indirizzo “Produzioni industriali e artigianali.

Il di 836 chiarisce che le motivazioni che hanno condotto all’istituzione della nuova opzione nell’istruzione professionale, risiederebbero nella necessità di strutturare un percorso di istruzione che assuma a riferimento i fabbisogni formativi specifici della filiera del marmo, con competenze diversificate particolarmente orientate all'innovazione tecnologica delle metodiche e delle macchine per la fase della escavazione (processo industriale) e  competenze per l'ideazione, la realizzazione e la commercializzazione del prodotto (processo artigianale).

Sullo schema di decreto interministeriale non sono consultate le parti sociali. Il MIUR aveva costituito uno specifico gruppo di lavoro costituito da rappresentanti dello stesso Ministero, degli Enti Locali e da esperti del settore. La Conferenza Stato Regioni aveva espresso parere favorevole allo schema di decreto nella seduta del 5 agosto 2014 (atto 106).

Rispetto al percorso ordinamentale dell’indirizzo "Produzioni Industriali e Artigianali”, il  piano orario delle “Coltivazione e lavorazione dei materiali lapidei” presenta le seguenti novità:

  • la disciplina “Tecnologie applicate ai materiali e ai processi produttivi" (comune alle articolazioni "Industria" e "Artigianato") è sostituita da“Tecnologie applicate ai materiali, ai processi produttivi e tecnica di gestione": un’ora in più nella classe quarta, due ore in più nella classe quinta
  • la disciplina "Progettazione e realizzazione del prodotto" (articolazione "Artigianato") è sostituita da ""Progettazione, realizzazione del prodotto e tecniche di produzione": un'ora in meno nelle classi quarta e quinta
  • “tecniche di distruzione e marketing" (articolazione "Artigianato"): un'ora in meno nella classe quinta.

Sorprendente e singolare il fatto che il decreto interministeriale individua già le atipicità delle classi di concorso delle discipline di indirizzo.

Come per i percorsi ordinamentali e per le altre opzioni, con apposita direttiva dovranno essere emanate le schede disciplinari degli insegnamenti di indirizzo impartiti nel triennio.

E’ opportuno segnalare, infine, che:

  • la nuova opzione potrà essere effettivamente attivata se contemplata nella programmazione dell’offerta formativa territoriale di competenza delle singole regioni
  • gli adempimenti successivi per l’istituzione della nuova opzione devono essere effettuati con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente
  • l’effettiva attivazione dell’opzione deve avvenire nell’ambito delle dotazioni organiche vigenti e senza determinare esuberi di personale.

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