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Incontro all'Aran su “Salute e sicurezza nella scuola”

Nel tardo pomeriggio nella sede dell’ARAN si è svolto, nell’ambito delle trattative per il rinnovo del CCNL della scuola, il confronto tra l’Agenzia e le organizzazioni sindacali sul tema della “Tutela e la salute nell’ambiente di lavoro”.

24/04/2003
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Nel tardo pomeriggio nella sede dell’ARAN si è svolto, nell’ambito delle trattative per il rinnovo del CCNL della scuola, il confronto tra l’Agenzia e le organizzazioni sindacali sul tema della “Tutela e la salute nell’ambiente di lavoro”.

Come si ricorderà l’argomento in questione era stato affrontato e normato nella passata tornata contrattuale in sede di contrattazione integrativa. In particolare in quell’occasione vennero disciplinati i diritti e i doveri del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, gli organismi paritetici territoriali e venne istituito l’Osservatorio nazionale paritetico della sicurezza.

Nell’incontro l’ARAN ha avanzato le seguenti proposte emendative di modifica del testo presente nel contratto integrativo:

a)inserimento delle norme riferite alla “Tutela e la salute nell’ambiente di lavoro” nel testo del CCNL;

b)superamento dell’Osservatorio nazionale paritetico della sicurezza;

c)revisione delle modalità di elezione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza nel caso in cui dovessero esserci modifiche del CCNQ del 7 maggio 1996, oggetto di un confronto in corso per la sua revisione.

La CGIL scuola, rispetto alle proposte dell’ARAN, ha dichiarato condivisibile la proposta di inserire le norme su “La tutela e la salute nell’ambiente di lavoro” nell’articolato del CCNL perché ciò darebbe più consistenza ed esigibilità alle norme ivi contenute.

Contestualmente però nel merito degli emendamenti ARAN, la CGIL scuola ha ribadito quanto segue:

1)l’Osservatorio nazionale paritetico della sicurezza deve continuare ad esistere perché in questi anni hafunzionato in maniera egregia e ha rappresentato un punto di riferimento per una corretta applicazione delle norme sulla sicurezza nelle scuole. La presenza di un organismo nazionale di monitoraggio, di coordinamento, di proposta e di raccordo tra tutti i soggetti istituzionali coinvolti è indispensabile per la realizzazione di un sistema prevenzionale efficace ed efficiente nella scuola proprio in una fase così delicata della sicurezza nelle istituzioni scolastiche colpite dell’emergenza edilizia scolastica. Inoltre l’Osservatorio risponde allo spirito partecipativo del D.Lgs. 626/94 con particolare riferimento all’art. 20, all’art. 9 della legge 300/70(Statuto dei lavoratori) e a quanto previsto dall’art. 9 del D.lgs 165/2001;

2)in tema di sicurezza è indispensabile prevedere, a livello di contrattazione regionale e di scuola, le materie oggetto di contrattazione come ad esempio la formazione e l’informazione, i suoi contenuti, le modalità di svolgimento, la previsione di individuare un numero superiore di RLS a quello stabilito dal contratto e dalla legge per particolari esigenze delle scuole etc.;

3)prevedere l’ipotesi di una elezione dei RLS diversa da quella contemplata dal CCNQ del 1996, oggi oggetto di un confronto ARAN e OO.SS. confederali per la sua revisione, non nell’art. 82 ma nella “Norme di rinvio” contemplate in un apposito articolo;

4)ribadire, infine, che il RLS deve essere eletto in tutte le istituzioni scolastiche individuate dal DM 382/98. La figura del RLS è prevista per legge ed è quindi un obbligo vincolante per tutti i luoghi di lavoro sia pubblici che privati.

Sulle proposte dell’ARAN e in particolare sull’emendamento di “cassare” l’Osservatorio nazionale paritetico della sicurezza, contestato da tutte le organizzazioni sindacali, va ricordato che in un recente passato il MIUR aveva cercato di smantellarlo o comunque di non riconoscere appieno il ruolo delle organizzazioni sindacali; solo a fronte di un protesta delle organizzazioni sindacali confederali che avevano minacciato il ricorso al giudice del lavoro, l’Amministrazione aveva fatto macchina indietro. Ora il MIUR, mediante l’ARAN ci riprova, in perfetta coerenza con la posizione del Governo e Confindustriasulla sicurezza nei luoghi di lavoro, cercando di sconfiggere la filosofia partecipativa del D.Lgs 626/94 e soprattutto di azzerare il ruolo che l’Osservatorio ha svolto negli anni di funzionamento per avere mano liberanell’applicazione delle norme. Forse c’è l’imbarazzo di far emergere fino in fondo l’assoluta latitanza del Ministero su questo tema e soprattutto su quello più grave dell’edilizia scolastica.

Roma. 28 aprile 2003

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