Il Consiglio di Stato non esamina i ricorsi contro la sentenza del Tar Lazio
(ANSA) - ROMA, 13 LUG - Il Consiglio di Stato ha deciso di rinviare 'sine die' la discussione dei ricorsi avversi alle sentenze del Tar del Lazio e della Campania che avevano dato ragione ad alcuni docenti precari riguardo ai criteri utilizzati per la compilazione delle graduatorie della SCUOLA.
Riportiamo dall'Ansa
(ANSA) - ROMA, 13 LUG - Il Consiglio di Stato ha deciso di rinviare 'sine die' la discussione dei ricorsi avversi alle sentenze del Tar del Lazio e della Campania che avevano dato ragione ad alcuni docenti precari riguardo ai criteri utilizzati per la compilazione delle graduatorie della SCUOLA.
La decisione dei giudici di Palazzo Spada - ha riferito Corrado Mauceri dell' ufficio legale della Cgil SCUOLA a conclusione dell'udienza - e' stata presa alla luce del decreto legge emanato lo scorso 28 giugno dal nuovo governo con il quale il ministro della Pubblica Istruzione Letizia Moratti ha stabilito l'accorpamento della terza e della quarta fascia delle graduatorie permanenti (accogliendo in tal modo il pronunciamento del Tar del Lazio) e il punteggio unico, a partire dall' anno scolastico 2002-2003, nelle scuole statali e nelle scuole paritarie, con decorrenza dal settembre 2000.
''I giudici del Consiglio di Stato - ha riferito Mauceri - avrebbero voluto dichiarare l' improcedibilita' dei diversi ricorsi e cancellare le cause dal ruolo. Ma noi della Cgil SCUOLA abbiamo chiesto che quanto meno si aspetti che la questione venga sospesa in attesa che il decreto venga convertito in legge''. La Cgil SCUOLA ha comunque annunciato che presentera' nuovi ricorsi davanti ai Tar contro la circolare applicativa del decreto nella parte in cui e' previsto che il servizio nelle scuole private equivalga (''seppure per un anno'') a quello nelle scuole pubbliche. In secondo luogo - ha aggiunto Mauceri - ''ci rivolgeremo ai giudici del lavoro affinche' venga sollevata una questione di illegittimita' costituzionale''.
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