Il CNPI boccia la Moratti sulla modifica delle classi di concorso nelle medie
Il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione, ha emesso un importante parere sulla revisione delle classi di concorso nella scuola media che è stato oggetto di un pronunciamento formale, così come previsto dalla normativa vigente per atti di questa natura.
Il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione nella seduta di oggi, 25 febbraio, ha emesso un importante parere sulla revisione delle classi di concorso nella scuola media che è stato oggetto di un pronunciamento formale, così come previsto dalla normativa vigente per atti di questa natura.
A determinare l’orientamento negativo del Consiglio Nazionale, che infatti conclude seccamente con un parere contrario, hanno concorso vari elementi. Tra questi l’assenza, denunciata nel documento, di una volontà di investire sulla qualità della scuola e sul lavoro dei docenti e la necessità di ricostruire un quadro di certezza normativa per evitare il disorientamento nel personale, a cominciare dal ripristino dell’orario minimo settimanale di trenta ore.
Il CNPI, oltre a ribadire la contrarietà già espressa in merito al riferimento improprio alle cosiddette “indicazioni nazionali”, ha criticato puntualmente le proposte del ministero, come ad esempio la separazione della Matematica da Scienze, la soppressione dell’Educazione Civica, l’unificazione di tutte le lingue straniere in una sola classe di concorso, la configurazione sul versante “scientifico” di Educazione Tecnica alla quale, invece, propone siano assegnate la Tecnologia e l’Informatica.
Il CNPI, inoltre, in coerenza con analoghi precedenti pareri, è intervenuto sulla questione di Educazione Musicale e di Strumento Musicale. Su quest’ultimo disciplina, anche grazie all’iniziativa della delegazione della FLC CGIL, il Consiglio ha interpretato l’assenza di proposte come volontà di non apportare modifiche, ribadendo in ogni caso la propria contrarietà a qualunque ipotesi di cambiamento.
Non possiamo che concordare con questa impostazione, anche in considerazione che, a conclusione della fase sperimentale, sono finalmente iniziati i corsi abilitanti speciali per questo insegnamento.
Roma, 25 febbraio 2005
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