I Dirigenti e i Servizi da garantire in caso di sciopero
Si è svolto in data 26 giugno il primo dei due incontri previsti sui servizi pubblici essenziali in caso di sciopero dei dirigenti scolastici.
Si è svolto in data 26 giugno il primo dei due incontri previsti sui servizi pubblici essenziali in caso di sciopero dei dirigenti scolastici.
Come è risaputo, la normativa di riferimento sul diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali è la legge N. 146/90, come modificata dalla L. 83/00. Altro "paletto" per gli accordi sulle prestazioni indispensabili in caso di sciopero è costituito dall'Intesa sulle linee guida per le procedure di raffreddamento e conciliazione, sottoscritta il 31 maggio 2001.
Sulla base di questi testi normativi l'ARAN ha predisposto un articolato che ha presentato alle Organizzazioni Sindacali per una prima discussione. La contrattazione dovrà necessariamente concludersi entro il sette luglio, come disposto dalla Commissione di Garanzia per l'attuazione della legge citata.
Le novità di maggior rilievo contenute nella bozza ARAN sembrano essere, ad una prima lettura, sostanzialmente due:
- l'invito scritto al dirigente scolastico da parte del dirigente regionale, in occasione di ciascun sciopero, a rendere comunicazione volontaria circa l'adesione allo sciopero entro il decimo giorno dalla comunicazione dello stesso. Sulla base dei dati raccolti, il Direttore Regionale valuta l'entità della riduzione del servizio e comunica alle famiglie le modalità del funzionamento o la sospensione del servizio (la procedura è sostanzialmente la stessa che segue il dirigente scolastico nel caso di sciopero dei docenti e del personale ATA);
- i dirigenti scolastici non possono scioperare contemporaneamente alle altre categorie del comparto, sulla base di quanto previsto dal protocollo di Intesa; la contrattazione dovrà definire l'intervallo minimo congruo tra l'effettuazione di una azione di sciopero e la proclamazione della successiva. In occasione di scioperi generali, l'organismo competente a decidere è la Commissione di Garanzia.
La discussione proseguirà il 3 luglio.
Roma, 26 giugno 2001
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