I contratti di lavoro devono essere rinnovati rapidamente
L’immediata apertura delle trattative per i rinnovi del contratto nazionale dei dirigenti scolastici per il quadriennio 2002-2005 e del contratto per il biennio economico 2004-2005 del personale docente ed ata è considerata, dal Comitato Direttivo Nazionale della Cgil scuola, l’obiettivo prioritario peraffrontare compiutamente sia le questioni salariali che quelle relative all’organizzazione del lavoro.
L’immediata apertura delle trattative per i rinnovi del contratto nazionale dei dirigenti scolastici per il quadriennio 2002-2005 e del contratto per il biennio economico 2004-2005 del personale docente ed ata è considerata, dal Comitato Direttivo Nazionale della Cgil scuola, l’obiettivo prioritario peraffrontare compiutamente sia le questioni salariali che quelle relative all’organizzazione del lavoro.
La condizione prima è avere a disposizioneconsistenti risorse per dare adeguate risposte ai lavoratori.
Le risorse stanziate dallaLegge Finanziaria 2004 per i rinnovi contrattuali per il biennio economico 2004 – 2005 sono del tutto insufficienti per difendere le retribuzioni e per dare risposte alla questione salariale che colpisce pesantemente i lavoratori della scuola.
Prosegue in tutte le sedi la nostra denuncia sul fatto che le risorse per la contrattazione integrativa sono state dimezzate eche le previsioni per l’inflazione programmata relativa al 2004-2005 sono molto lontane da qualsiasi aggancio con la realtà.
Mentrele ricerche di autorevoli istituti segnalano la crescita di nuove povertà nel Paese e sottolineano la preoccupanteperdita del potere d’acquistodelle retribuzioni di molti lavoratori dipendenti, mentre i cittadini ed i lavoratori pagano le conseguenze ogni giorno della incontrollata crescita di prezzi e tariffe senza che nessuna iniziativa tesa a contenerli venga messa in opera, il Governo, con le sue politiche, condiziona e impoverisce ulteriormente i salari.
Per la Cgil scuola tutto ciò è inaccettabile.
Le leggi modificano l'organizzazione del lavoro ed il governo non solo non programma nessun serio investimento e finanziamento, ma non si preoccupa di prevedere esplicitamente le ricadute che queste hanno sul personale.
I lavoratori della scuola risentono pesantemente di questa situazione in termini di aumento dei carichi di lavoro, depauperamento dei salari, precarizzazione del rapporto di lavoro.
Per queste ragioni il rinnovo contrattuale del II° biennio economico del personale docente ed ata rappresenta la priorità della nostra azione rivendicativa.
Dopo la richiesta di apertura della stagione dei rinnovi e la rivendicazione di un incremento delle retribuzioni pari all’8%, la Cgil scuola è impegnata, insieme alle altre categorie del pubblico impiego, nelle iniziative di mobilitazione confederali per imporre l’avvio delle trattative per i rinnovi contrattuali e per acquisire l’adeguata copertura finanziaria.
Urgente è, inoltre, l’apertura delle trattative per il contratto di lavoro quadriennale dei Dirigenti scolastici che è scaduto dal 31 dicembre 2001.
Il Governo non ha ancora predisposto:
-l’avvio della trattativa per la definizione dei comparti contrattuali;
-l’Atto di indirizzo per l’avvio delle trattative;
-l’individuazione delle risorse economiche necessarie per tutelare le retribuzioni e per completare gli obiettivi definiti con il precedente contratto.
In questi mesi Cgil, Cisl, Uil e Snals hanno unitariamente mobilitato la categoria e denunciato questa intollerabile situazione.
L’unica preoccupazione del Governo e del Ministero, invece, è relativa all’estensione del controllo politico sui Dirigenti scolastici, dopo lo spoil system sui dirigenti generali, allo scopo di trasformarli da soggetti garanti di diritti costituzionali a esecutori passivi di direttive centrali.
Anche per i Dirigenti le Confederazioni hanno promosso una mobilitazione per denunciare l’atteggiamento del Governo.
Le Confederazioni stanno rivendicando l’apertura delle trattative per contratti scaduti da troppo tempo sia per quanto riguarda i Dirigenti sia per quanto riguarda i docenti e gli ata.
Se non ci saranno rapide e adeguate risposte ai problemi di natura contrattuale, salariale e di ricaduta dei processi di trasformazione in atto nella scuola, la Cgil Scuola ritiene indispensabile passare ad una fase, unitaria, di lotta dura e di sciopero.
Roma, 11 febbraio 2004
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