Formazione del personale: le organizzazioni sindacali contestano la mancata attivazione del confronto sul riparto dei fondi per la formazione
Inviata al Ministero dell’Istruzione una formale nota di protesta.
Con una nota unitaria inviata il 6 aprile 2020 FLC CGIL, Cisl Scuola, UIL Scuola Rua, SNALS Confsal e GILDA Unams hanno contestato al Ministero dell’Istruzione di aver agito autonomamente e senza esperire le previste relazioni sindacali in materia di riparto delle risorse della formazione del personale docente stanziate con il decreto “Cura Italia”.
______________________
Al Dott. Marco Bruschi
Capodipartimento Istruzione
Ministero Istruzione
Al Dott. Daniele D’Amico
Direzione generale per il personale scolastico
Ministero Istruzione
Oggetto: mancata attivazione confronto su riparto fondi per formazione
Con il DM n. 187 del 26 marzo 2020 sono stati individuati i criteri di riparto alle istituzioni scolastiche dei fondi previsti dall’art. 120, comma 5, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 tra cui 5 milioni di euro per l’anno 2020 finalizzati alla formazione del personale scolastico sulle metodologie e le tecniche per la didattica a distanza che risultano attribuiti alle istituzioni scolastiche per il 50% in riferimento al numero degli alunni rilevato dall’Anagrafe nazionale e per il restante 50% in riferimento allo status socio-economico delle famiglie degli studenti come rilevato dall’INVALSI.
Il CCNI sulla formazione del personale docente articolo 22, comma 4 lettera a3), prevede che, qualora intervengano atti normativi o contrattuali che producano effetti in materia di formazione, anche relativamente alla disponibilità di risorse finanziarie, sia necessario procedere all'informativa e ad un ulteriore atto negoziale.
Pur consapevoli della straordinarietà del momento attuale e delle difficoltà che esso comporta, riteniamo che l’individuazione dei criteri utilizzati per l’assegnazione alle scuole di tali risorse, avrebbe richiesto l’attivazione del confronto sindacale attraverso il quale valorizzare lo strumento contrattuale che, se in situazioni ordinarie è regolatore di comportamenti omogenei a garanzia di diritti e doveri, ancor di più deve essere agito in situazioni straordinarie.
Constatiamo invece che, nonostante l’indicazione nella premessa del decreto dell’avvenuta informativa sindacale, il contratto ancora una volta risulti disatteso.
Roma, 6 aprile 2020
FLC CGIL Francesco Sinopoli |
CISL FSUR Maddalena Gissi |
UIL Scuola RUA Giuseppe Turi |
SNALS Confsal Elvira Serafini |
GILDA Unams Rino Di Meglio |
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