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Estero. Elezioni RSU. La FLC rafforza le sue posizioni.

Molto alta la partecipazione al voto: ha votato oltre il 90% degli aventi diritto. Solo nella sede di Bedford non si è raggiunto il quorum. Rispetto al 2003la FLC Cgil vede incrementati i voti (+6) ed ottiene il maggior numero di seggi: 21. Particolarmente significativi i risultatii di Madrid, Atene, Parigi, Londra, Bruxelles, Asmara comprensivo, Asmara superiore e Friburgo. dove il nostro sindacato ha avuto più consensi di tutti

15/12/2006
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1. Cresce la partecipazione, cresce il bisogno di sindacato.

La massiccia partecipazione al voto del personale delle scuole e delle istituzioni scolastiche all’estero – ha votato oltre il 90% degli aventi diritto, a fronte dell’88% del 2003 – sta a significare il grande bisogno di sindacato e di Rsu. Un bisogno che nasce dalla convinzione che anche in questo particolare settore è più che mai necessario compiere quel salto di qualità indispensabile per l’affermazione, a partire dai luoghi di lavoro, dei diritti e della loro esigibilità a cominciare da quelli contrattualmente definiti. Un bisogno di sindacatodi posto di lavoro capace di contrastare la logica centralistica del MAE, l’autoritarismo e il “decisionismo” da parte di coloro che a quel livello sono chiamati la dirigere la scuola o l’istituzione scolastica. Certo ad affermazione compiuta dell’autonomia scolastica all’estero il ruolo delle Rsu sarebbe ulteriormente valorizzato e implementato, in attesa che ciò avvenga – speriamo in tempi brevi – è indispensabile da parte delle Rsu, con l’ausilio delle OO.SS., avviare, in maniera diffusa, la contrattazione di scuola che, dentro uno schema di regole certe e condivise, migliori le condizioni di vita e di lavoro del personale. Come pure è necessario, in previsione della prossima tornata elettorale, aprire un tavolo di confronto con il Mae e con l’Aran per ampliare la platea elettorale. Basti semplicemente pensare che il personale docente e ata i servizio all’estero, ovvero il contingente, è di oltre 1000 unità e che solo la metà di esso ha potuto esercitare il diritto di voto per l’affermazione della democrazia nelle scuole.

Proprio per via di queste brevi considerazioni riteniamo riduttivo e fuorviante considerare questa tornata elettorale solo come una semplice “conta” dei voti per rivendicare chissà quale egemonia. Del resto non saranno certo i pochi voti del personale in servizio all’estero a modificare i risultati elettorali del comparto scuola che complessivamente concorrono a definire la rappresentanza e la rappresentatività.

2. I dati del voto

Ma vediamo nel dettaglio il risultato elettorale.

In via preliminare va ricordato che si è votato per l’elezione delle RSU in 18 scuole e istituzioni scolastiche, una in meno rispetto al 2003, come pure sono diminuiti i seggi da assegnare che sono passati da 57 nel 2003 a 54 nel 2006.

In una sola istituzione scolastica, Londra Bedford, non si è raggiunto il quorum, quindi i seggi attribuiti sono risultati essere 51.

La FLC Cgil ha ottenuto, in valori assoluti, 154 voti (+ 6 rispetto al 2003) e con l’attribuzione di 21 seggi è risultata essere la sigla sindacale con più delegati nelle Rsu.

Pertanto la FLC Cgil ha consolidato e migliorato il risultato del 2003 sia in valori assoluti con + 6 voti sia in termini di seggi.

Rispetto alle precedenti consultazioni, la novità di questa tornata elettorale è rappresentata in maniera una più evidente polarizzazione dei consensi verso due sigle sindacali: la FLC Cgil e la UIL Scuola. Da tale tendenza la sigla sindacale più penalizzata, sia in termini di voti che di seggi, è risultata essere la CISL Scuola, mentre lo SNALS cresce in voti e in seggi.

C’è infine da registrare una “strana” anomalia: la UIL Scuola pur avendo ottenuto il maggior numero di voti si è vista attribuire un numero inferiore di seggi ( pari a 18) a fronte dei 21 seggi attribuiti alla FLC Cgil, che il sindacato con maggior numero di delegati nelle Rsu.

3. Il nostro radicamento

Questo risultato significativo la dice lunga sul radicamento della FLC Cgil nei luoghi di lavoro, tant’è che la nostra organizzazione risulta essere il primo sindacato, valori assoluti e seggi, a Madrid, Atene, Parigi, Londra, Bruxelles, Asmara comprensivo, Asmara superiore e Friburgo e con una presenza di propri delegati nelle Rsu in tutte le altre sedi ad esclusione di Stoccarda.

Ma la dice lunga anche sull’idea che noi abbiamo, come organizzazione, del ruolo e dei compiti delle Rsu.

All’estero, come in territorio metropolitano, le Rsu svolgono un ruolo e un compito importante per l’affermazione dei diritti e delle tutele del personale nei luoghi di lavoro. Le Rsu e la contrattazione sono pertanto strumenti indispensabili per l’affermazione della democrazia anche nelle scuole italiane all’estero. La FLC Cgil è impegnata fino in fondo a sostenere l’attività sindacalenon solo delle elette e degli eletti della FLC Cgil nelle Rsu ma di tutte le lavoratrici e i lavoratori per tutelare il valore del nostro lavoro in ogni scuola, per l’affermazione piena dei diritti individuali e collettivi, per una scuola italiana all’estero pubblica e di qualità.

4. GRAZIE.
I buoni risultati sono sempre il frutto di un lavoro collettivo.
Un grazie di cuore alla generosità e all’impegno di tutte le compagne e di tutti i compagni della FLC, ai nostri candidati e a tutti coloro che hanno dato il loro contributo in queste elezioni.

Un grazie alla nostra Confederazione che in questi mesi ha sostenuto importanti battaglie sui temi del sapere, della scuola, dell’università e della ricerca.
Un grazie enorme a tutti i nostri elettori. Siamo emozionati e ci sentiamo molto confortati. Vi assicuriamo che gli impegni assunti rappresentano per noi vincoli precisi.
Infine grazie a tutti coloro che hanno votato in queste elezioni. Ognuno di voi ha contribuito in modo determinante a rafforzare un esercizio democratico. Una bell’esempio di partecipazione, di compattezza per tutto il Paese che rende più forti le ragioni di chi lavora.

Roma, 15 dicembre 2006

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