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Scuola primaria: piano di formazione per l'insegnamento della lingua inglese, avvio del 2° contingente

L'obbligatorietà dei corsi è fortemente opinabile, la FLC CGIL respinge forzature e autoritarismi.

28/03/2012
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Numerose segnalazioni di situazioni incresciose ed assurde hanno fatto seguito alla nota del MIUR che annuncia l'avvio del secondo contingente di formazione per l'insegnamento della lingua inglese nella primaria. In molti casi si tratta di interpretazioni forzate, riduttive e inopportune dei contenuti della stessa nota. È necessario sanare al più presto la situazione.

L'insegnamento della lingua inglese nella primaria ha costituito negli anni scorsi uno degli  elementi di qualità di quel segmento di scuola. Contro quella scuola e la sua qualità si sono abbattuti i provvedimenti Gelmini, tra i quali l'abolizione degli insegnanti specialisti.

Si pretenderebbe di rattoppare la situazione trasformando sul campo gli insegnanti non provvisti di titolo in docenti specializzati con un piano di formazione assai limitato e per giunta obbligatorio. Un'operazione misera sul piano culturale  e professionale oltre che autoritaria sul piano dei rapporti di lavoro. 

La FLC CGIL non ci sta. In una lettera al MIUR le ragioni.

____________________

Al Capo Dipartimento per l'istruzione
Dott.ssa Lucrezia Stellacci
Al Direttore generale per il personale scolastico
Dott. Luciano Chiappetta

Oggetto: corsi di formazione lingua inglese - docenti scuola primaria

l'insegnamento della lingua inglese nella scuola primaria vive un momento di grave difficoltà da quando il DPR 81/09 lo ha affidato ad insegnanti di classe specializzati prevedendo un piano di formazione cui i docenti sprovvisti di titolo  sarebbero obbligati a partecipare.   Con Nota del 20 febbraio 2012, prot n.1188, il MIUR  ha comunicato l' avvio del 2° contingente di formazione per 16.000 docenti. Al proposito, dobbiamo segnalare innanzitutto  che della Nota la Scrivente Organizzazione Sindacale non è stata in alcun modo informata; in secondo luogo,  in molteplici situazioni locali alla Nota hanno fatto seguito comunicazioni di Uffici Territoriali o di singoli Dirigenti Scolastici nelle quali  si danno interpretazioni riduttive e/o forzate della Nota stessa destando preoccupazioni e disagi tra i docenti.

La FLC chiede un incontro urgente nel quale affrontare la questione e le problematiche ad essa afferenti alla luce delle seguenti considerazioni:

  • la formazione del personale docente è normata dal CCNL, Capo VI, artt da 63 a 71, come un diritto di cui fruire; ne consegue che, in assenza di un nuovo testo contrattuale, l'obbligatorietà è quantomeno opinabile;
  • la Nota 1188, al punto 4. Criteri e modalità organizzativa, nel definire le priorità in base alle quali gli USR individueranno i docenti da formare, ripropone sostanzialmente i criteri a suo tempo  definiti dall'Ansas: docenti neo immessi in ruolo sprovvisti di titoli per insegnare la lingua inglese; docenti con un livello di competenza linguistica superiore al livello A1; docenti la cui sede di titolarità si trova nelle province in cui mancano risorse professionali formate e ciò privilegiando in ogni caso i docenti più giovani. Ciò nonostante ci pervengono numerose segnalazioni di casi in cui tali priorità non sono state tenute in considerazione. Si stanno verificando situazioni paradossali: si pretende di obbligare a frequentare i corsi, docenti alle soglie del  pensionamento,  oppure, ad esempio,  una docente riconosciuta invalida civile per ipoacusia e  quindi impossibilitata all'acquisizione della  fonetica di una lingua straniera! 
  • Nella normativa non si riscontra alcuna indicazione in merito agli eventuali obblighi dei docenti che, pur avendo frequentato i corsi,  non riescono ad acquisire il titolo. A tal proposito si stanno verificando situazioni assurde di docenti, che hanno avuto esito negativo al termine del corso, per i quali si reitera l'obbligo di frequenza.
  • Trattandosi di un piano formativo, per giunta di tipo linguistico ove le caratteristiche soggettive acquistano particolare rilevanza, la disponibilità personale è elemento determinante e necessario;
  • peraltro, il profilo professionale del docente non è stato modificato ed anche in ragione di ciò non può determinarsi l'obbligo di corrispondere a requisiti che non hanno trovato una definizione contrattuale.

La FLC sollecita quindi il MIUR ad una declinazione  più puntuale delle priorità relative all'individuazione dei docenti da formare e indica nella disponibilità del singolo docente uno dei criteri da prescrivere.Inoltre nei confronti dei docenti che frequentano e frequenteranno i corsi, si impone come dovuta la piena applicazione dell'art 64 comma 3 del CCNL, che prevede il rimborso delle spese di viaggio qualora i corsi si svolgano fuori sede.  In caso contrario, la FLC si farà parte diligente nelle richieste di risarcimento danni.

 

Certi di un Vostro riscontro,
Distinti saluti

Domenico Pantaleo
Segretario Generale FLC CGIL

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