Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione: è necessaria chiarezza
Insanabile contraddizione tra le anticipazioni di stampa e l’informativa del MIUR sulle direttive INVALSI
Fonti di stampa accreditano una sorta di rivoluzione per l’esame conclusivo del primo ciclo di istruzione: cancellazione della prova scritta di matematica (e forse anche di inglese) e sostituzione della medesima con i test Invalsi.
Queste notizie pare siano state fornite dallo stesso Ministro nel corso di un incontro con la stampa tenutosi nella giornata di ieri.
Nella stessa giornata però era stato convocato dal MIUR l’incontro con le organizzazioni sindacali per l’informativa sulle direttive Invalsi di prossima pubblicazione.
Durante l’incontro nessun accenno a tale “rivoluzione”, né verbale né tanto meno scritto (all’interno della direttiva relativa all’esame conclusivo del primo ciclo). Al contrario è stata più volte ribadita la necessità di proseguire in continuità con quanto già effettuato e la volontà di non mettere le scuole nella condizione di dover affrontare in corso d’anno “innovazioni” di varia natura.
Riteniamo molto grave che su questa delicata vicenda si diano messaggi contrastanti e poco chiari. Se quanto anticipato a mezzo stampa sarà confermato, non possiamo che giudicare questo ennesimo intervento come estemporaneo ed autoritario. Tutto ciò stride fortemente con l’immagine dialogante che il Ministro ultimamente vorrebbe accreditare.
La FLC CGIL ha lanciato, già nel mese di giugno, un appello sulle modalità di svolgimento dell’esame conclusivo del primo ciclo. Con questo appello che ha raggiunto un numero importante di firme e che rilanciamo, si chiede la modifica del Regolamento sulla valutazione degli alunni e l’eliminando dei test Invalsi dalla prova d’esame.
Consegneremo nei prossimi giorni il primo blocco di sottoscrizioni, nella speranza che finalmente si ascoltino e si coinvolgano le scuole e si cessi con questa ottusa sordità.
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