Investire nella scuola dell’infanzia per far crescere il Paese
Le nostre richieste al nuovo Parlamento per un serio intervento della politica e un investimento finanziario.
Nel marzo del 1968 nasceva, con un provvedimento legislativo, la scuola dell’infanzia statale. Pedagogisti di tutto il mondo studiano da allora le peculiarità di questo segmento, sottratto 50 anni fa ai servizi all’infanzia e inserito a pieno titolo nel sistema pubblico d’istruzione. Era una riforma nata dal basso, e le maestre e i maestri della scuola dell’infanzia statale hanno saputo sperimentare nel corso del tempo percorsi didattici che sarebbero stati poi recepiti da una legislazione rispettosa delle loro professionalità.
La FLC CGIL è impegnata da tempo a valorizzare la scuola dell’infanzia: un progetto pedagogico che, nel modello organizzativo e nei programmi delle Indicazioni nazionali, non ha eguali nel mondo e che ha al centro i diritti delle bambine e dei bambini.
La nostra battaglia prosegue. Alla politica consegniamo le seguenti rivendicazioni:
- generalizzazione della scuola dell’infanzia
- estensione delle 8 ore rispettose dei tempi di apprendimento
- garanzia dei livelli essenziali delle prestazioni (LEP)
- attribuzione del potenziamento didattico
- diminuzione del numero delle bambine e dei bambini per classe
- potenziamento delle sezioni primavera, con eliminazione degli anticipi
- stabilizzazione del precariato storico
- ripristino del diritto alla sostituzione fin dal primo giorno di assenza
- effettiva attuazione del sistema 0-6 attraverso la riqualificazione del segmento 0-3, come diritto educativo da garantire a tutte le bambine e a tutti i bambini.
Per la FLC CGIL le RSU elette nelle sue liste:
- lotteranno per una scuola dell’infanzia pubblica di qualità attraverso la valorizzazione del personale della scuola dell’infanzia, anche nella contrattazione d’istituto
- vigileranno sulla politica degli organici del loro istituto, per garantire il modello pedagogico delle Indicazioni nazionali per il curricolo.
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