Formazione docenti a.s. 2020/2021: pubblicata la nota ministeriale
Sono definiti i criteri di ripartizione delle risorse finanziarie in attuazione del CCNI. Indicati i percorsi prioritari sulle iniziative di carattere nazionale. Una successiva nota per il personale ATA.
Il Ministero dell’Istruzione ha emanato la nota 37467 del 24 novembre 2020 “Formazione docenti in servizio a.s. 2020/2021. Assegnazione delle risorse finanziarie e progettazione delle iniziative formative”.
Le disposizioni in materia di ripartizione dei fondi, le tipologie delle iniziative, le azioni prioritarie e la governance integrata sono declinate nel quadro di riferimento del CCNI triennale vigente per gli anni scolastici 2019/20-2020/2021-2021/2022 e nell’ambito di quanto concordato in esito al confronto del 18 novembre 2019 con le organizzazioni sindacali. Materia che, è bene ricordare, è stata riconquistata grazie al CCNL 2016-2018 dopo anni di sottrazione.
Il Ministero circoscrive per l’anno scolastico 2020/2021 l’ammontare delle risorse disponibili e i destinatari delle attività al solo personale docente in servizio, riservandosi una successiva nota per programmare gli interventi formativi rivolti al personale ATA. Precisazione da noi richiesta in modo specifico.
Come prevede il CCNI, una quota pari al 40% dei finanziamenti sarà utilizzata per iniziative di formazione a carattere nazionale, di cui si elencano alcuni ambiti prioritari, mentre il restante 60% andrà agli istituti scolastici, per tramite delle scuole polo, e finalizzati ad esigenze autonomamente deliberate. A questo proposito la nota prevede che, sulla base dei fondi assegnati, le singole scuole dovranno adottare un piano di formazione in coerenza con gli obiettivi del PTOF, passaggio sul quale abbiamo sollecitato una certa flessibilità, trattandosi di operazioni tardive in considerazione delle delibere già effettuate dai Collegi dei docenti.
Riguardo ai criteri di ripartizione delle risorse da destinare al personale impegnato nelle iniziative formative a livello di istituto, il Ministero ha accolto la nostra richiesta di inserire il richiamo all’articolo 22 comma 4 lettera c7 del CCNL 2016-2018, cui la contrattazione tra dirigente e RSU farà riferimento.
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