Direttiva sulla formazione e l’aggiornamento del personale della scuola
La direttiva n. 143/2001 sulla formazione, finalmente emanata, arriva con una lettera di accompagnamento alle Direzioni regionali che precisa che, fino alla approvazione da parte della Corte dei conti, “non potranno essere effettuati atti di gestione”
La direttiva n. 143/2001 sulla formazione, finalmente emanata, arriva con una lettera di accompagnamento alle Direzioni regionali che precisa che, fino alla approvazione da parte della Corte dei conti, “non potranno essere effettuati atti di gestione”.
E’ l’ultimo atto di una lunga vicenda che potrebbe essere ridicola, se non ci fosse in gioco la reale vita quotidiana dentro le scuole.
La direttiva infatti, in ritardo rispetto ai tempi definiti con il contratto annuale, mette a disposizione poche risorse – e questo lo avevamo già annunciato- e le mette a disposizione, oggi, per attività programmate e realizzate nell’anno scolastico 2000-2001 riferendosi all’esercizio finanziario 2001.
Già il contratto annuale, firmato il 1 agosto, era in ritardo sui tempi previsti dal CCNI, e come organizzazione sindacale lo abbiamo sottoscritto solo per responsabilità nei confronti del lavoro delle scuole, che avevano progettato la formazione anche contando su quei fondi. E la nota a verbale lo testimonia.
Non possiamo che auspicare che il confronto con le organizzazioni sindacali territoriali si avvii tempestivamente, per inviare alle scuole i fondi nel minor tempo possibile.
Le risorse che arrivano alle Direzioni regionali per le scuole, infatti, sono solo quelle disponibili nel bilancio dello Stato, mentre quelle che derivano dalla Legge 440 sono già state inviate.
Non possiamo che ricordare al Ministro Moratti che il prossimo contratto annuale dovrebbe essere chiuso entro il 31 ottobre, e uno dei modi per dimostrare l’efficienza (e l’efficacia) che tanto sostiene è rispettare questa scadenza.
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