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Decreti di emergenza Covid: gli emendamenti avanzati dalla FLC CGIL

Le proposte emendative sono volte a semplificare le procedure, evitare la didattica mista, eliminare le criticità nella gestione dell’obbligo vaccinale, riammettere al lavoro il personale guarito, dare certezza temporale al contratto di sostituzione

21/01/2022
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Si è aperta in Parlamento la discussione per la conversione in legge del decreto legge 1/2022 sulle misure urgenti per fronteggiare l’emergenza COVID-19, tra le quali  quelle relative alla gestione dei casi di positività nelle scuole, e del decreto legge 221/2021 recanti misure sulla proroga dello stato di emergenza nazionale.

Sul primo provvedimento la FLC CGIL, tramite la Cgil, ha presentato alcuni importanti emendamenti volti a semplificare le procedure previste per le scuole che si stanno rivelando di difficile gestione, a causa dell’aumento esponenziale dei contagi e della conseguente impossibilità per le ASL di rispondere con tempestività alla richieste delle istituzioni scolastiche.

In particolare, abbiamo chiesto l’eliminazione della fase di sorveglianza con testing con un caso di positività nelle classi della scuola primaria e il passaggio immediato alla didattica a distanza, in considerazione della oggettiva difficoltà a gestire con tempestività il tampone T0 che dovrebbe fotografare la situazione della classe al momento dell’individuazione del primo contagio.

Nella scuola secondaria abbiamo chiesto il passaggio alla didattica a distanza per tutta la classe a partire dal secondo contagio con la conseguente eliminazione della fase di didattica mista che si sta infatti rivelando  di difficile gestione per le scuole, oltre a presentare molti limiti anche dal punto di vista didattico.

Abbiamo inoltre proposto di eliminare tutte le criticità emerse nella gestione dell’obbligo vaccinale nella scuola, prevedendo di esplicitare che la revoca della sospensione vada applicata anche in caso di intervenuta guarigione da infezione Covid-19 e fissando un termine certo per le supplenze disposte in sostituzione del personale sospeso.

L’emendamento proposto consente di riammettere alla prestazione lavorativa anche il personale guarito da infezione Covid intervenuta durante la sospensione, in quanto tale condizione determina l’impossibilità di adempiere all’obbligo vaccinale per un certo periodo.

L’emendamento consente inoltre di dare un termine certo al contratto stipulato con i supplenti in sostituzione del personale sospeso, evitando l’utilizzo di clausole rescissorie ed estendendo la possibilità di sostituzione anche nel caso di personale ATA sospeso.

Sul secondo provvedimento, il decreto legge 221/2021, abbiamo avanzato due importanti richieste di modifiche al testo approvato il 24 dicembre scorso finalizzate ad aumentare i fondi disponibili da 5 milioni ad 8 milioni per garantire la fornitura delle mascherine FFP2 a tutto il personale e a tutti gli studenti di scuola, università e ricerca senza distinzione alcuna e a reintrodurre le misure che consentono ai genitori conviventi con figli minori di 14 anni posti in quarantena di poter accedere allo smart working in alternativa ai congedi straordinari retribuiti.

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