Contributi volontari delle famiglie: il MIUR fornisce indicazioni e dà ordini
La nota del Capo Dipartimento del MIUR invade ancora una volta l’autonomia scolastica e considera scuole e DS terminali dell’Amministrazione e pronti esecutori di indicazioni
Nonostante il continuo richiamo rituale all’autonomia delle istituzioni scolastiche, ad ogni occasione emerge la volontà di centralismo e di autoritarismo da parte del MIUR.
Anche quando, come in questo caso, sul tema dei contributi volontari delle famiglie degli alunni si forniscono “indicazioni” condivisibili (volontarietà del contributo, preventiva informazione alle famiglie sulla destinazione dei contributi, sulla non utilizzazione per attività curricolari, sulla possibilità di avvalersi della detrazione fiscale, criteri di trasparenza ed efficienza, rendicontazione chiara ed esaustiva) il tono diventa imperativo e per quattro volte viene adoperato il verbo “dovere” per azioni riguardanti le scuole autonome in relazione alle indicazioni fornite.
Il punto culminante dell’idea di autoritarismo e controllo è contenuto nella parte finale della nota: si ricorda infatti ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionale, ai quali la nota è rivolta, non solo di diffondere le indicazioni in essa contenute ma di “vigilare sulla loro corretta applicazione, intervenendo direttamente…..per contrastare eventuali comportamenti difformi e tenendo informato lo scrivente Dipartimento”.
Mancano soltanto le pene previste per le varie tipologie di non corretta applicazione delle indicazioni calate da viale Trastevere!
Dopo gli anni di governo di centrodestra, risulta veramente difficile per l’attuale governo e per i Dirigenti del MIUR accettare l’idea di scuola autonoma come essa è delineata dal DPR 275/99 e dal novellato art. 117 della Costituzione che colloca le scuole autonome tra le articolazioni della Repubblica e ne esalta l’autonomia funzionale .
Come risulta ugualmente difficile accettare l’idea che nella scuola autonoma ci sono gli organi di indirizzo e di governo ed in particolare il Consiglio di Istituto, mai citato nella nota, che delibera sia sull’eventuale richiesta di contributi volontari sia sul loro utilizzo .
Secondo il MIUR invece le scuole devono essere tenute sotto tutela e sotto controllo e devono sempre applicare con rapidità e diligenza anche semplici indicazioni ministeriali.
Noi riteniamo che le scuole della Repubblica abbiano tutti gli strumenti per autoregolarsi: sanno agire in trasparenza, sanno come chiedere, quando ne hanno necessità, piccoli contributi volontari alle famiglie degli alunni chiarendone la destinazione e rendicontando ai diretti interessati sul loro utilizzo.
Se poi risultano ai Dirigenti del MIUR comportamenti illegittimi di singole scuole o Dirigenti scolastici, è ad essi che il MIUR si deve rivolgere e non alla generalità di scuole e di Dirigenti scolastici.
Sarebbe bene invece che il MIUR si preoccupasse di far arrivare con la dovuta tempestività alle scuole tutte le risorse a loro necessarie per un buon funzionamento didattico-amministrativo e per la realizzazione di un’offerta formativa di qualità.
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