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Bozza di cambiamento anche per la scuola media?

Sotto il titolo “Raccordo e continuità tra il primo e il secondo ciclo”, la settima, e non ultima, versione dello schema di decreto legislativo sul secondo ciclo di istruzione e formazione, introduce novità anche per la scuola primaria e per la scuola secondaria di I grado.

02/05/2005
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Sotto il titolo “Raccordo e continuità tra il primo e il secondo ciclo”, la settima, e non ultima, versione dello schema di decreto legislativo sul secondo ciclo di istruzione e formazione, introduce novità anche per la scuola primaria e per la scuola secondaria di I grado.

Insomma, nel tormentato percorso verso il decreto attuativo della scuola secondaria superiore, segnato da un avvicendarsi di bozze e quindi da una assoluta indeterminatezza e precarietà di contenuti, le ultime due bozze ci consegnano delle possibili modifiche che riguardano gli insegnamenti di lingua straniera, scienze e strumento musicale nella scuola media.

Il tutto contrassegnato da un’approssimazione normativa sconfortante:
Strumento musicale: diventerebbe quota oraria obbligatoria quella dei corsi ad indirizzo musicale, ma collocata in orario aggiuntivo, la qual cosa è evidentemente una contraddizione in termini. I conservatori poi, potrebbero programmare la propria attività per attivare nelle scuole medie, e in convenzione con queste, laboratori musicali per talenti. Tale impostazione dell’educazione musicale sarebbe però del tutto estranea al ruolo e alla funzione dei corsi ad indirizzo musicale.

Lingua inglese: l’orario obbligatorio annuale verrebbe incrementato di 33 ore da dedicare alla lingua inglese, portando così la quota settimanale di orario obbligatorio relativo alla lingua inglese a 3 ore. Verrebbero inoltre rideterminati gli obiettivi specifici di apprendimento della lingua inglese e della seconda lingua comunitaria.

Scienze: con un allegato al decreto relativo al secondo ciclo, verrebbero rideterminati anche gli obiettivi specifici relativi all’insegnamento delle scienze, con la reintroduzione dello studio di Darwin.

Prima considerazione: le eventuali modifiche riguardano aspetti della riforma che la FLC CGIL insieme a tanti altri autorevoli soggetti aveva denunciato come inspiegabili arretramenti culturali.
Seconda considerazione: l’approssimazione normativa che porta a modificare per decreto, contenuti di atti provvisori e illegittimi come Le Indicazioni Nazionali, può significare solo, oltre che superficialità, anche scarsa considerazione delle forme e dei percorsi democratici che devono accompagnare l’approvazione di norme e di leggi.

Roma, 2 maggio 2005

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