Bacchettata sulle mani del Miur che vuole toccare i 5 anni delle superiori
Il TAR del Lazio annulla i Decreti Ministeriali che hanno modificato, in via sperimentale, la durata del corso di studi della scuola secondaria di II grado. Accolte incondizionatamente le ragioni del ricorso presentato dalla FLC CGIL.


Con sentenza del 16 settembre 2014 la Sezione III bis del TAR del Lazio ha dichiarato illegittima la sperimentazione avviata dal Miur in alcune scuole del territorio nazionale, che vedeva la riduzione a 4 anni della durata legale del corso di studi.
La FLC CGIL, infatti, aveva impugnato i Decreti Ministeriali n. 902 e n. 904 con i quali era stata autorizzata detta sperimentazione, ritenendoli illegittimi sia perché adottati senza il prescritto parere del CNPI, sia perché assunti senza motivazione in esecuzione di un atto di indirizzo relativo all'adeguamento agli standard europei non in grado di coniugare l'autonomia delle istituzioni scolastiche e la loro modifica ordinamentale con i bisogni del territorio.
I giudici amministrativi hanno accolto appieno i motivi del nostro ricorso sotto tre distinti profili:
- è stato riconosciuta la illegittimità formale dei provvedimenti adottati, in assenza del prescritto parere del CNPI.
- tale assenza ha fatto si che i decreti non fossero motivati sotto il profilo della necessità della riduzione di un anno della durata dell’anno legale di studi, anche con riferimento al DPR 275/99 sull’autonomia scolastica.
- è stata ritenuto fondato il timore rappresentato dalla FLC per una evidente disparità di trattamento con coloro che effettuano il corso di studi quinquennale, come si è verificato in occasione di altre sperimentazioni.
Il Tar, pertanto, ha annullato i decreti impugnati e ora il Miur dovrà rinunciare al proprio progetto sperimentale di ridurre la durata del corso di studi della scuola superiore.
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