
Revisione dei profili ATA: prosegue l’impegno a comporre una sintesi all’ARAN
L’ARAN ha recepito alcune precisazioni che avevamo proposto sul popolamento dell’Area di coordinamento amministrativo e tecnico e sulla formazione. Resta aperto il tema delle risorse necessarie e della modifica di alcune norme. Serve un ulteriore sforzo di sintesi.


Mercoledì 14 ottobre 2020, alle ore 11, si è tenuto l’incontro, in videoconferenza, tra le Organizzazioni sindacali e l’ARAN, in prosecuzione dei lavori della Commissione per l’Ordinamento Professionale ATA, come previsto dall’articolo 34 del CCNL 2016-2018.
La posizione dell’ARAN
Dopo l’analisi circa la situazione allo stato attuale e l’avanzamento delle proposte al tavolo istruttorio, l’ARAN ha recepito alcune precisazioni che avevamo chiesto di inserire nel corso del precedente incontro, recuperando il tema sulla necessità di un popolamento dell’area di coordinamento amministrativo e tecnico e quello della formazione, che dovranno essere poi sviluppati in dettaglio al tavolo contrattuale vero e proprio.
Prima di provare a comporre una sintesi, laddove è possibile ravvisare dei punti in comune tra l’ARAN e le Organizzazioni sindacali, resta comunque aperto il tema centrale delle risorse da stanziare da parte del Governo e delle modifiche normative che impediscono oggi l’avanzamento professionale.
L’ARAN ha ribadito che, pur rilevando alcuni aspetti di criticità presentati dai sindacati, il lavoro della Commissione paritetica deve essere fatto in vigenza di norme e di risorse a disposizione.
Tuttavia, è stato convenuto dalle parti di proseguire gli incontri su due direzioni specifiche:
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compiere un approfondimento sull’assistenza alla disabilità a scuola, nei termini della gestione sanitaria nei confronti di questi alunni che, attualmente è supportata dalle posizioni economiche e dagli incarichi specifici dei Collaboratori scolastici, dato che il sistema attuale non consente di prevedere una figura professionale specifica da destinare a questo compito. Il tema che resta aperto, anche in questo caso, è sempre quello delle risorse a disposizione del Fondo dell’istituzione scolastica, che è dimezzato ed oggi, è totalmente insufficiente a far fronte anche alle richieste date dall’incremento del personale neoassunto nella scuola;
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suddividere il tema della struttura del sistema di classificazione che è a costo zero, da quello che attiene agli inquadramenti, laddove si possono individuare delle soluzioni condivise, portando avanti anche dei ragionamenti di quantificazione delle risorse necessarie e delle simulazioni per verificare quanto questo potrebbe impattare sotto il profilo economico. Quindi, quante risorse dovrebbero essere stanziate per renderlo realizzabile e verificare quali potrebbero essere le possibilità di investimento sulla scuola.
La nostra posizione
La FLC CGIL ha espresso il proprio apprezzamento per lo sforzo sul lavoro svolto finora, che ha reso possibile il recepimento di alcuni punti importanti, pur permanendo delle differenze.
Noi riteniamo possibile un ulteriore impegno delle parti per provare a sviluppare dei ragionamenti nella direzione di una revisione e riqualificazione esigibile, che non resti lettera morta.
Sarebbe opportuno che le conclusioni finali contenessero un’esortazione al tavolo del Ministero, che predisporrà l’atto di indirizzo per il rinnovo contrattuale, circa l’esigenza che qualsiasi sistema di classificazione dell’Ordinamento professionale ATA non può prescindere dallo stanziamento di ulteriori risorse e da alcune modifiche normative, altrimenti le proposte di innovazione avanzate non avrebbero efficacia.
I lavori proseguiranno con la fissazione di un ulteriore calendario per successivi altri due incontri, le cui date ci dovranno essere comunicate da parte dell’ARAN.
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