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Anagrafe professionale docenti, la FLC CGIL denuncia l'ennesima molestia burocratica

Abbiamo chiesto la cessazione delle continue richieste dei dati e avanzato proposte per migliorare la funzionalità del sistema informativo. L'informativa del MIUR.

16/02/2011
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Si è tenuto il 16 febbraio un incontro, da noi sollecitato, con il Dirigente della Direzione Sistemi Informativi causa l’affollarsi di monitoraggi e rilevazioni che hanno intasato il lavoro delle segreterie delle scuole nell’ultimo periodo.

Avevamo verificato che l’Amministrazione, senza nessuna informativa preventiva, oltre ai monitoraggi e rilevazioni necessari per il funzionamento, organici, iscrizioni, anagrafe studenti e altro aveva richiesto rilevazioni tipo l’anagrafe professionale docenti senza chiarirne le finalità.

Tale rilevazione, oltre a cadere in un periodo particolare, ha suscitato comprensibili preoccupazioni nel personale docente e ha rappresentato una ulteriore molestia burocratica per gli stessi e per le segreterie. Queste devono nuovamente fornire dati che l’Amministrazione conosce già in quanto inseriti a sistema con la dichiarazione dei servizi che comprende anche il quadro dei titoli di studio, abilitazioni e altro. Tutte queste problematicità si inseriscono in un contesto lavorativo pesantemente provato dai tagli di organico al personale ATA.

La FLC CGIL chiede e propone

Nell’incontro abbiamo chiesto che l’Amministrazione ci fornisca un elenco delle rilevazioni e monitoraggi calendarizzati  e informative preventive su quelle che la Direzione Generale Sistemi Informativi in quanto “servente” di tutte le altre Direzioni generali è tenuta a richiedere alle scuole.

Abbiamo richiesto un tavolo permanente di confronto e un’azione interistituzionale in modo che i dati acquisiti dalle singole rilevazioni facciano parte di una banca dati che deve essere solo aggiornata e non rifatta tutte le volte (vedi fascicolo personale elettronico). Questo semplificherebbe il lavoro delle segreterie e consentirebbe al singolo dipendente di reperire i propri dati ad esempio per la domanda di mobilità o di pensione senza dover tutte le volte reinserire tutto.
Se le finalità delle rilevazioni fossero queste non verrebbero considerate come molestie burocratiche ma come passaggi necessari per un miglioramento dell’efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa e tutti potremo contribuire alla realizzazione dell’obiettivo.

Purtroppo fino ad ora non è stato così, ma dall’incontro di oggi è stata dichiarata la disponibilità del Dirigente a istituire il tavolo permanente che oltre a rispettare le procedure del contratto (l’art. 5 prevede l’informazione ai sindacati) dovrebbe avviare una fase di razionalizzazione delle procedure, una maggiore trasparenza fino ad arrivare ad una cooperazione informatica tra le istituzioni che a vario titolo hanno necessità di conoscere i dati della  scuola.

Ci siamo impegnati ad inviare, quanto prima, proposte precise per ridurre drasticamente il numero dei monitoraggi richiesti alle scuole su dati che sono già in possesso del sistema centrale.

Continua la nostra battaglia contro le molestie burocratiche e gli inutili appesantimenti che nulla hanno a che vedere con l'organizzazione e la gestione dell'offerta formativa.

Tag: miur, sidi

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