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Sottoscritto il protocollo per la prevenzione e la sicurezza del personale dipendente del CNR

Definite le condizioni per una graduale ripresa dell’attività lavorativa.

11/05/2020
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Dopo un lungo e delicato confronto nella notte, tra il 7 e 8 maggio, la FLC CGIL, la FIR CISL e UIL SCUOLA RUA hanno sottoscritto con l’Amministrazione del CNRProtocollo per la prevenzione e sicurezza del personale dipendente del CNR in relazione all'emergenza sanitaria da Covid 19”.

Nel documento, dove si ribadisce con forza che la salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori dell'Ente sono elementi prioritari da salvaguardare, sono definite, al tempo stesso, le condizioni per una graduale ripresa dell’attività lavorativa.

Si tratta di un importante risultato che declina i protocolli già sottoscritti dalle Segreterie Generali Confederali e dai Segretari Generali delle rispettive categorie del pubblico impiego. Il confronto sviluppato con l’Amministrazione per la predisposizione del protocollo è stato concreto anche se in alcuni momenti ha assunto toni aspri. Nel protocollo è stato sancito il ruolo fondamentale che avranno le organizzazioni sindacali territoriali, gli RLS e le RSU per definire, localmente, i piani di rientro. Saranno effettuati ulteriori incontri tra tutte le componenti coinvolte nella procedura di attuazione del piano di rientro sia entro 15 giorni dalla ripresa delle attività sia, successivamente, almeno per una volta al mese, in sede di Comitato di Area, per gli Istituti situati nelle Aree della Ricerca, o presso ciascun Istituto per quelli fuori area. In tal modo saranno monitorati gli effetti delle misure adottate e potranno essere verificate nel dettaglio tutte le eventuali problematiche relative ai contesti specifici e, se necessario, proposte ulteriori azioni integrative delle misure previste a livello nazionale.

Nel protocollo viene ancora una volta ribadito che il lavoro agile continuerà ad essere la modalità di lavoro ordinaria per i lavoratori dell’Ente considerando che ad oggi la sola misura che si è dimostrata essere veramente efficace per contrastare la diffusione del COVID-19 è il distanziamento fisico. Il rientro nelle sedi di lavoro dovrà, quindi, essere necessariamente graduale ed essere attuato per fasi successive secondo criteri di priorità che, tenendo conto delle esigenze scientifiche, sono individuate all’interno del protocollo stesso.

Il documento definisce anche precise linee guida per gli Istituti ospitati in tutto o in parte presso sedi gestite da soggetti terzi, così come per quanto attiene alle strutture ospitate in locali del CNR (ad es. spin-off, consorzi, etc.). In un periodo così delicato occorre la massima cautela e soprattutto la messa in campo di strumenti necessari a salvaguardare la salute di tutti. Per affrontare al meglio e in condizioni di sicurezza la fase emergenziale sarà determinante anche il ruolo e l’impegno di tutte le lavoratrici e i lavoratori, che a livello locale insieme alle organizzioni sindacali territoriali, alle RSU e agli RLS segnaleranno tutte le eventuali anomalie o difficoltà che si dovessero riscontare nelle loro sedi.

Su alcune misure la FLC CGIL ribadisce quanto già chiesto e in particolare all’Amministrazione che assieme ai Direttori/dirigenti si assumano maggiore responsabilità in merito a:

  • Fan Coil: per la gestione degli impianti di areazione, si dovranno trovare localmente, in base alle caratteristiche tecniche degli impianti, le migliori soluzioni che possano garantire la salubrità degli uffici/laboratori e permettere al contempo la vivibilità degli stessi;
  • Sanificazione/pulizia: obbligo di rilasciare la certificazione dell’avvenuto intervento.

La FLC CGIL, la FIR CISL e UIL SCUOLA RUA confermano la disponibilità a fornire supporto e chiarimenti al personale su ogni aspetto trattato all’interno del protocollo stesso, che nelle sue articolazioni declina in maniera dettagliata tutte le misure che verranno adottate per garantire nella delicata “fase 2” la messa in sicurezza delle strutture dell’Ente e le misure necessarie per realizzare i rientri controllati, perché la salute e la sicurezza sono il bene primario per tutti.

Auspicano, infine che l’Amministrazione renda pubblico il Protocollo a tutti i dipendenti con una immediata comunicazione.

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