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ISS: ritirato, grazie ai sindacati, il primo licenziamento di un lavoratore precario

La mobilitazione della FLC CGIL e l’intervento unitario di tutti i sindacati consente il reintegro del lavoratore. Il 23 marzo attivo della FLC CGIL aperto a tutto il personale.

23/03/2015
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La settimana scorsa, all’Istituto Superiore di Sanità (ISS), è stata recapitata la prima lettera di licenziamento di un lavoratore precario a tempo determinato. Tutto questo, nonostante le rassicurazioni ricevute al tavolo di trattativa che si era tenuto solo il 17 marzo 2015. Il precario in questione lavora in Istituto da molti anni, gli ultimi quattro dei quali, con rapporto di lavoro subordinato a tempo determinato. Il suo licenziamento, oltre ad essere ingiustificato (i fondi per pagare il suo stipendio ci sarebbero), è illegittimo in quanto interrompe il contratto nel corso dell’annualità, poiché esso era già stato prorogato fino al 23 gennaio 2016.

Venerdì 20 marzo, in seguito alla nostra convocazione un folto numero di lavoratrici e lavoratori dell'ISS si sono riuniti, alle 10.00, in presidio davanti all’ufficio del Direttore Generale (DG), per protestare contro il licenziamento del lavoratore. Alla nostra richiesta di ritiro immediato della lettera di licenziamento, il DG ha definito il provvedimento un atto dovuto in conseguenza ad un’esplicita richiesta del Direttore di Dipartimento, che, però, non ha alcuna competenza nell’ambito della stipula dei rapporti di lavoro a tempo determinato, firmati tutti dal DG.

Lo stesso DG ha affermato che non avrebbe ritirato la lettera di licenziamento, trincerandosi dietro il rischio personale di un eventuale danno erariale che la Corte dei Conti potrebbe imputargli. Sappiamo bene che tali interpretazioni sono state suggerite all’Amministrazione dell’ISS da qualche consulente “esperto” di Pubblica Amministrazione, ma noi, comunque, le giudichiamo scellerate e riteniamo che siano il risultato di un netto cambio di passo nella conduzione dell’Ente, ispirato ad una gestione autoritaria dell’Istituto e delle relazioni sindacali.

Di fronte a questa netta chiusura la delegazione della FLC CGIL ha risposto con durezza, e la presenza delle lavoratrici e dei lavoratori ha obbligato il DG a ricevere il lavoratore precario sottoposto a licenziamento, alla presenza di una delegazione sindacale unitaria che ha ribadito la richiesta di ritiro immediato del licenziamento stesso.
Nel pomeriggio dello stesso giorno, il lavoratore precario è stato convocato dall'Amministrazione ricevendo comunicazione che lunedì 23 marzo firmerà un atto aggiuntivo al suo contratto che gli consentirà il reintegro. Immediatamente dopo è stata ricevuta una rappresentanza delle organizzazioni sindacali alla quale è stata data la stessa comunicazione.
Questa soluzione per il singolo caso non mette però al riparo gli altri precari in “sofferenza” che rischiano presto di trovarsi in una situazione analoga. È infatti evidentemente in atto un mutamento della politica dell'ISS nei confronti del precariato che va contrastata con la mobilitazione di tutto il personale.

Di tale cambio di atteggiamento dell’Amministrazione, avevamo avuto qualche avvisaglia, già nell’incontro del 17 marzo: il DG ci aveva infatti annunciato la messa a punto, sebbene in regime commissariale, dei primi regolamenti attuativi del nuovo Statuto; il mancato riconoscimento delle fasce stipendiali ai ricercatori e tecnologi con rapporto di lavoro a tempo determinato; la non applicabilità all’ISS della norma che proroga al 31 dicembre 2018 quanto previsto dalla legge 125/2013 per i precari a tempo determinato (comma 426 della Legge di Stabilità 2015). Tutte posizioni suggerite dallo stesso consulente “esperto”, ma che la FLC CGIL contrasterà con tutte le proprie forze e con tutti gli strumenti consentiti dalla legge.

Oggi è prevista la riunione del Commissario con i Direttori dei Dipartimenti e Centri, in cui verranno illustrate le linee guida della riorganizzazione dell’Ente. La FLC CGIL ha già denunciato questo tentativo illegittimo ed autoritario del Commissario, e tale preoccupazione è ampiamente condivisa dalla Comunità Scientifica dell’Istituto. Avevamo già giudicato insufficiente un percorso di riorganizzazione previsto dalla legge e dal nuovo Statuto (approvazione del CdA e parere del Comitato Scientifico), perché non garantiva una reale e concreta partecipazione del personale, figuriamoci quanto sia per noi inaccettabile un percorso di riorganizzazione approvato in regime commissariale.

La FLC CGIL invita alla mobilitazione tutto il personale dell’Istituto contro questo disegno di ridimensionamento dell’ISS attuato attraverso il licenziamento delle precarie e dei precari e attraverso la riorganizzazione dell’Istituto voluta e proposta dal Commissario.
Invitiamo, pertanto, lavoratrici e lavoratori a partecipare all’attivo delle iscritte e degli iscritti alla FLC CGIL aperto a tutto il personale lunedì 23 marzo ore 10.00 in auletta sindacale FLC CGIL presso l’ISS.

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