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L’amministrazione CNR non vuole proprio ascoltare!

Chiediamo la sospensione del monitoraggio delle attività svolte durante questi mesi di lavoro agile, imposto dall’emergenza e dalle norme e non certamente richiesto dal personale.  

13/05/2020
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Vanificando il clima di disponibilità e collaborazione che si era creato a partire dal 6 aprile scorso, l’Amministrazione CNR sembra aver perso il senso della missione dell’Ente. All’interno di un’azione tutta rivolta all’applicazione delle norme della PA continua ad emanare provvedimenti senza considerare quello che sta accadendo e potrebbe ancora accadere nella Rete Scientifica.   

A seguito dell’emanazione del Protocollo per la prevenzione e sicurezza del personale nella Fase 2 dell’emergenza sanitaria, il personale CNR ha ricevuto una nota del DG sull’attivazione delle procedure per il monitoraggio del lavoro agile. FLC CGIL, FIR CISL e UIL Scuola RUA che a seguito del comunicato unitario del 9 maggio scorso aspettavano la convocazione per esaminare le criticità poste in luce sulla nota stessa, si sono viste recapitare l'11 maggio la convocazione per un confronto avente come O.d.G.: “il lavoro agile nella fase 2 dell’emergenza sanitaria covid 19 e lavoro agile a regime nel CNR” per il 18 maggio, alle ore 15.00. Ma l’Amministrazione non ascolta o non vuole capire?

Nel comunicato citato i sindacati, pur avendo appena manifestato la soddisfazione per come si era giunti ad un accordo sul protocollo per la gestione della fase 2, avevano chiesto, in attesa del necessario e dovuto confronto: Il ritiro immediato del provvedimento del dg dell’8 maggio scorso.

Come sindacati confederali sappiamo bene quali potranno essere le drammatiche conseguenze della pandemia per il paese ma non possiamo accettare “l’ottusita’ burocratica” di un amministrazione che non riesce a guardare fuori dal palazzo e non “vede” la specificita’ della ricerca e della sua organizzazione, imponendo un   monitoraggio, lasciato volutamente discrezionale e non obbligatorio dalla circolare n.2 della Ministra Dadone.

La FLC CGIL, la FIR CISL e UIL SCUOLA RUA non accetteranno strumentalizzazioni e ricatti su tempi e modalità di applicazione della suddetta circolare.  

Abbiamo, con forza, criticato sia il metodo sia il merito. Pertanto, chiediamo la sospensione del monitoraggio delle attività svolte durante questi mesi di lavoro agile, imposto dall’emergenza e dalle norme e non certamente richiesto dal personale.  

ll nostro obiettivo non è quello di sottrare il personale all’applicazione della normativa generale della P.A., anzi vuole essere quello di contribuire a definire, nel rispetto della normativa e del CCNL vigente, gli obiettivi e le procedure per attuare una rilevazione che, per come è stata impostata, non risulti una perdita di tempo per il personale ed esoneri i Direttori dall’esercizio delle prerogative del datore di lavoro.

Tenendo conto delle specificità dei ruoli e dei profili del personale e delle responsabilità gestionali e organizzative ai diversi livelli dirigenziali e non, chiediamo quindi nuovamente all’Amministrazione l’immediata sospensione del monitoraggio fino al confronto con le organizzazioni sindacali. 

Sebbene, sarebbe assolutamente comprensibile non rispondere al monitoraggio, ben sapendo che questo potrebbe comportare sanzioni da parte dell’Amministrazione invitiamo il Personale, nelle more dell’espletamento del confronto, ad adottare le seguenti formule per descrivere l’attività svolta:

  • per i Ricercatori e Tecnologi: “svolta l’attività descritta nel PdG preliminare 2020”;
  • per i Tecnici e Amministrativi: “svolta l’attività assegnata.
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