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ISPRA, propositi e intendimenti per il rilancio

Il 5 novembre primo incontro con il Presidente De Bernardinis. La FLC CGIL attende i fatti.

09/11/2010
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Il primo incontro tenutosi il 5 novembre 2010 si è caratterizzato per un'insieme di propositi e intendimenti dei quali prendiamo atto con favore nella speranza di vederli concretizzati col contributo del Sindacato, non solo nell'interesse dell'ISPRA e dei suoi lavoratori, ma nell'interesse generale del Paese. Le tematiche ambientali sono al centro del dibattito nazionale ed il Paese ha bisogno di un Istituto Superiore per la protezione dell'ambiente nelle migliori condizioni e in grado di esprimere tutta la propria competenza valorizzando e potenziando le professionalità interne.

Nel corso dell'incontro il Presidente De Bernardinis ha illustrato la strategia di fondo e gli obiettivi da attuare in tempi rapidi che annuncerà anche nell'audizione presso le Commissioni Ambiente di Camera e Senato il prossimo 16 novembre.

La strategia di fondo illustrata dal Presidente mira principalmente alla costruzione di un Istituto “superiore” di riferimento in campo ambientale e che sappia assumere la responsabilità degli ”atti e delle cose che dice”.

L'obiettivo è realizzare un soggetto “intermedio” tra il mondo della ricerca e le attività di servizio e supporto ai soggetti istituzionali attraverso forme di coordinamento tecnico scientifico e attività proprie di ricerca applicata e di base. L'ISPRA deve diventare protagonista nell'attività di ricerca, non solo partecipando ai progetti europei e internazionali, ma contribuendo all'indirizzo dei programmi, anche in contesto internazionale.

L'ISPRA deve inoltre sviluppare, attraverso i laboratori, metodologie, linee guida e strumenti operativi rispetto alle attività che è chiamato a svolgere, che si articolano essenzialmente nel monitoraggio, controllo, vigilanza, certificazioni ambientali, nonché supporto tecnico scientifico ad istituzioni ed enti pubblici.

Per realizzare questa strategia è necessario valorizzare il personale interno, precario e non, in particolare il più giovane trasformando progressivamente i contratti atipici in contratti a tempo determinato e avviando la progressiva stabilizzazione. I giovani saranno l'elemento cruciale per far nascere un forte elemento di identità e di orgoglio costruendo una “rete” non gerarchica con i soggetti istituzionali (non solo col MATM) e gli altri Enti di ricerca (ad es. ISS, INGV, CNR) attraverso accordi quadro e convenzioni rafforzando i rapporti con le Autorità regionali e il Sistema Agenziale. In questo senso si prevede di utilizzare lo strumento di Accordi quadro, in primis per le attività di supporto di ISPRA al MATTM (tra cui VIA, VAS e IPPC, ecc).

Per concretizzare tutto questo sarà necessario modificare e dare agilità al funzionamento della ricerca ponendo i ricercatori/tecnologi nelle migliori condizioni possibili per l'espletamento delle loro attività di ricerca e garantendo l'efficacia della gestione amministrativa con meccanismi di rendicontazione ex ante ed ex post delle convenzioni e dei progetti.

Nell'annunciare questa strategia, il Presidente, si è impegnato a valorizzare tutto il contributo e il supporto messo a disposizione dal Sindacato parlando anche di sacrifici (senza specificare quali!), comuni e bilanciati, necessari per essere raggiungere l'efficacia e l'efficienza.

Fondamentale per ISPRA è la certezza dei finanziamenti, in tale direzione, il Presidente e il Direttore Generale Dott. La Porta, sono impegnati a sostenere in tutte le sedi istituzionali e politiche la necessità di finanziamenti adeguati al fine di superare gli attuali problemi finanziari.

Il Direttore Generale, nel suo intervento ha precisato che l'approccio “amministrativo” della passata gestione commissariale non è più adatto ad un Ente di ricerca ed ha annunciato un tavolo di confronto con le OOSS sullo Statuto e sulla struttura internache dovrà risolvere “ridondanze e parcellizzazioni” e che non terrà conto delle rendite di posizione; ha condiviso la necessità di risolvere entro l'anno le applicazioni contrattuali ormai non più rinviabili e su questo è impegnato.

La FLC CGIL, prendendo atto con favore delle dichiarazioni del Presidente e del Direttore Generale oltre ai rituali di congratulazioni e auguri, ha evidenziato alcuni elementi positivi che richiamerà unitamente alle rivendicazioni della propria Piattaforma.

L'apertura al dialogo con le Organizzazioni sindacali è positiva ma dovrà essere accompagnata dalla volontà operativa di risolvere le questioni aperte da troppo tempo, definendo un protocollo di relazioni sindacali improntate al reciproco rispetto, alla collaborazione e alla trasparenza, che vedano l'apporto del Sindacato come un contributo indispensabile al lavoro comune.

Si auspicano relazioni sindacali basate su un confronto costante e sullo scambio di dati e informazioni sempre aggiornate relativi alla situazione dell'Istituto (bilancio, ecc) e del personale (precario e non) in tempi congrui, per la migliore efficienza ai tavoli di trattativa onde evitare il ripetersi dei problemi che in passato hanno reso difficile identificare le possibili soluzioni.

Positivo il richiamo al senso di appartenenza e all'orgoglio del proprio lavoro, fondamentali per i lavoratori dell'ISPRA perché si possano sentire finalmente parte integrante di un unico Istituto, con obiettivi comuni e condivisi. Vi sono però due elementi su cui deve fondarsi tale appartenenza: la soluzione del pregresso e la definizione condivisa di un progetto.

Negli ultimi 17 anni ISPRA ha vissuto storie di fusioni, soppressioni e inquadramenti attraversati da 5 gestioni commissariali che non hanno risolto i problemi, ma li hanno stratificati. Questa sarà la prima vera sfida della nuova gestione ISPRA: operare per ricomporre le tante frammentazioni e superare le sperequazioni economiche e le differenze ordinamentali esistenti tra il personale. A ciò va affiancata la definizione di una missione per l'ISPRA chiaramente delineata e condivisa. A questo proposito è stato consegnato al Presidente il documento con le linee guida elaborate dalla FLC CGIL, che sono state fatte proprie dalla Confederazione ed hanno aperto la discussione sullo Statuto con il Convegno dello scorso ottobre 2009, ribadendo la disponibilità della FLC CGIL al confronto nel merito della prossima riorganizzazione della struttura.

Centrale è anche l'obiettivo richiamato dal Presidente di valorizzare le competenze e le professionalità espresse dal personale ISPRA, che però soffre dei pregressi contrattuali non risolti con le attuali forti sperequazioni che risalgono addirittura al contratto EPR 98-01.

Anche sul fronte del precariato, seppure negli ultimi due anni oltre 300 unità di personale sono state assunte, molto rimane ancora da fare. Nell'apprezzare la volontà di costruire percorsi di stabilizzazione e di trasformare i contratti atipici a tempo determinato la FLC CGIL ha chiesto:

  •  la proroga per tutto il 2011 del Protocollo d'intesa sul precariato sottoscritto a gennaio col Ministero dell'Ambiente completando ciò che rimane da applicare e mantenendo in servizio il personale in scadenza,
  • l'assunzione del personale titolare dei contratti a T D indicato come “scorritori e sine-die” che prima del 2009 avevano diritto alla stabilizzazione, anche a fronte delle recenti positive sentenze,
  • la definizione di un Regolamento per le assunzioni in analogia con gli altri Enti di ricerca, per superare difficoltà e limiti che hanno portato fino ad ora all'aumento del numero dei contenziosi.

Tra le questioni sollevate dalla FCL CGIL e anche dalle altre Organizzazioni sindacali, è stata richiamata la questione della Dirigenza, che normalmente in un Ente di Ricerca è solo Amministrativa e limitata nel numero. Il problema non è più rinviabile e dovrà essere affrontato, in coerenza col Contratto della Ricerca, nell'ambito della definizione della pianta organica e nell'ottica di una riduzione complessiva del numero delle posizioni dirigenziali. Inoltre, rispetto alla questione della valutazione, nel richiamare alcune circolari della F.P. che invocano la “meritocrazia”, la FLC CGIL ribadisce di essere disponibile ad individuare criteri di competenza, esperienza e produttività basati su programmi e obiettivi chiari, per la valorizzazione di tutto il personale, a partire da quello Dirigente.

Al termine della riunione è stata formalmente consegnata la Piattaforma FLC CGIL che evidenzia le principali e prioritarie questioni da risolvere e che intende porre al centro dei prossimi confronti coi nuovi vertici dell'ISPRA.

8 novembre 2010

Il Coordinamento Nazionale ISPRA

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