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INVALSI: da quattro mesi senza presidente a causa dell’inerzia del MIUR; forti incertezze sul suo futuro

I lavoratori riuniti in assemblea esprimono forti preoccupazioni e annunciano iniziative di mobilitazione: la prossima settimana presidio davanti al MIUR

17/06/2011
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Nonostante le rassicurazioni fatte pervenire ai lavoratori e alle OO.SS. nel corso dell’incontro del 27 aprile scorso al Ministero, ad oggi la Ministra Gelmini non è ancora riuscita a dotare l’INVALSI di un commissario straordinario, che avrebbe almeno consentito all’Ente di uscire dall’autentica emergenza in cui si trova ormai da 4 mesi, da quando cioè l’ex Presidente Cipollone ha rassegnato le proprie dimissioni.

L’ assenza dell’organo di vertice sta aggravando le difficoltà dell’INVALSI e si aggiunge alla situazione non proprio idilliaca in cui si trovava già l’Ente. I continui problemi finanziari, il mancato completamento del processo istitutivo dell’INVALSI, l’assenza di statuto e regolamenti tipici degli enti di ricerca, le insufficienze della gestione dirigenziale, la mancata copertura della pianta organica, la scarsa attenzione alle relazioni sindacali, l’incompleta applicazione dei contratti integrativi sottoscritti, la crescente precarietà a cui si continua a non dare risposte positive, avevano già determinato uno stato di malessere che oggi viene ulteriormente appesantito.

Tutto lascia presagire la volontà di ridimensionamento dell’INVALSI e del suo asservimento al decisore politico, su un tema tanto delicato come quello della valutazione del sistema scolastico.

Per questo i lavoratori riuniti in assemblea esprimono la loro forte preoccupazione, chiedono interventi urgenti per uscire dallo stato di crisi, si preparano alla mobilitazione e chiedono garanzie per il futuro dei precari in scadenza.

Per la FLC CGIL è urgente l’intervento del MIUR, che deve emanare il decreto di commissariamento e mettere in condizione l’INVALSI di diventare un “vero” ente di ricerca, unica possibilità per uscire dall’emergenza, per poter svolgere la propria attività di ricerca in piena autonomia, accrescere la propria autorevolezza scientifica e terzietà, rispetto ai numerosi soggetti coinvolti nel tema sensibile della valutazione.

Di seguito la mozione approvata dall’assemblea del 15 giugno indetta da CGIL CISL e UIL.

MOZIONE DEL 15 GIUGNO 2011 - PERSONALE INVALSI
(ISTITUTO NAZIONALE PER LA VALUTAZIONE
DEL SISTEMA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE)

I lavoratori INVALSI, riuniti da FLC CGIL, FIR CISL, UILPA RUA in una assemblea fortemente partecipata in data 15 giugno 2011, hanno rappresentato forti preoccupazioni sullo stato dell’ente.

A distanza di diversi mesi dalle dimissioni del Presidente, non é ancora intervenuto nessun provvedimento formale a garanzia delle funzioni di indirizzo.

L’atto di commissariamento, più volte confermato dal MIUR, non è stato ancora formalmente prodotto, mettendo l’INVALSI in forte criticità; ciò è avvenuto nonostante le assicurazioni fornite dal MIUR nell’incontro del 27 aprile u.s. circa la rapida emanazione del provvedimento.

Il Direttore Generale  può infatti procedere alla sola gestione ordinaria, ed è già avvenuto che il Collegio dei Revisori abbia ritenuto di non poter procedere all’approvazione del piano di fabbisogno annuale, in assenza dell’organo di vertice deputato all’indirizzo.

Peraltro, alcuni contratti di collaborazione sono già scaduti con la conseguente uscita di personale, e l’INVALSI già paga per la riduzione di forza lavoro. Subito dopo le ferie scadrà il prossimo gruppo di precari (28 settembre), seguito a ruota dal successivo (30 novembre) e dall’ulteriore (28 febbraio).

E’ di tutta evidenza che per poter garantire all’INVALSI le prestazioni assicurate da questo personale bisogna avviare tempestivamente le procedure necessarie, e per fare ciò è indispensabile che il MIUR procuri all’INVALSI il vertice dovuto, Commissario d’urgenza prima e Presidente stabile subito dopo.

L’assemblea dei lavoratori INVALSI condanna pesantemente l’inerzia del MIUR, che non garantisce da troppi mesi l’attività INVALSI in termini di capacità progettuale.

Il personale INVALSI ha responsabilmente assicurato l’attività cruciale nel periodo delle prove nazionali, nonostante il pesante senso di abbandono e la totale assenza di referenti istituzionali e politici.

I referenti politici MIUR non hanno a tutt’oggi ritenuto di poter firmare nessun atto formale interno all’INVALSI; in istituto si va avanti quasi per inerzia, sotto l’unica responsabilità di firma del vertice di gestione (il D.G.), i cui compiti sono limitati; vertice che probabilmente non si assumerà la responsabilità di avviare le procedure finalizzate alla prosecuzione delle attività del personale in scadenza.

Ad aggravare la situazione, si fa presente che il D. Lgs.vo 286/04 di istituzione del Servizio nazionale di Valutazione del Sistema educativo INVALSI, all’art. 8 coma 3 dispone la decadenza automatica dell’incarico del D.G. trascorsi 90 gg. dalla scadenza dell’incarico del Presidente; pur volendo considerare come data di scadenza il momento non della presentazione ma della “accettazione” da parte del MIUR delle dimissioni del Presidente (ovvero il 5 maggio), anche l’ultimo riferimento istituzionale, il Direttore Generale,  scadrà il prossimo 2 agosto.

Infine, in questo periodo così critico l’INVALSI ha bloccato l’applicazione di accordi sottoscritti da tempo con le OO.SS.

*****

Premesso tutto quanto sopra, i lavoratori INVALSI scendono in agitazione; ritengono necessario organizzare mobilitazioni permanenti e presìdi sotto il MIUR e in Ente, almeno fino a che l’ente stesso non sia dotato del vertice di indirizzo da parte del Ministro Vigilante, On.le Gelmini, e siano state avviate le procedure per i precari.

Annunciano la disponibilità ad arrivare fino all’occupazione dell’Istituto.

I lavoratori impegnano le OO.SS. a dare la massima visibilità alle criticità INVALSI, organizzando anche forme ulteriori di informazione tramite gli organi di stampa, mettendo in particolare risalto il senso di appartenenza dei lavoratori che hanno operato ed operano senza risparmiarsi in tutte le attività di ricerca (nazionali ed internazionali) nonostante i pesanti ritardi che si stanno accumulando in conseguenza della mancata programmazione.

I lavoratori confermano tutti i punti già approvati nella mozione del 12 aprile e tutt’ora irrisolti, rafforzando la richiesta di risposte da parte del MIUR finalizzate a

  • Prorogare i contratti in scadenza e recuperare le professionalità già uscite;
  • Rilanciare il ruolo dell’ente di ricerca;
  • Salvaguardare la prosecuzione delle attività e della autonomia istituzionale dell’INVALSI;
  • Garantire un finanziamento adeguato;
  • Garantire l’applicazione degli accordi  già sottoscritti e la prosecuzione della contrattazione integrativa.

Il primo presidio presso il MIUR sarà indetto per la prossima settimana.

Mozione approvata all’unanimità

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