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INGV: i Presidenti delle Regioni sostengano interventi per creare un lavoro stabile e garantire continuità alla mission dell’Ente

Serve una stabilità reale che non può essere assicurata solo attraverso una proroga dei contratti in deroga ai limiti di legge.

02/07/2013
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L’INGV si avvale di personale precario (in servizio anche da oltre 10-15 anni) in quanto la dotazione organica (saturata) dell’Istituto, dopo i tagli operati dalla “spending review”, risulta costituita da 543 unità a fronte di 557 unità di personale in servizio. Al personale di ruolo in servizio devono considerarsi aggiuntivi circa 300 dipendenti con contratto a Tempo Determinato, inseriti stabilmente sia nelle attività ordinarie di Ricerca, nonché in quelle di Sorveglianza Sismica e Vulcanica su tutto il territorio nazionale.

Di questi trecento dipendenti con contratto a Tempo Determinato, 181 unità di personale, pur avendo i requisiti previsti dalle Leggi Finanziarie 2007 e 2008, non sono stati stabilizzati per insufficienza sia di posti in pianta organica (saturata) che di disponibilità di fondi derivanti dall’esiguo “turn over”.

Pertanto è necessario e urgente, l’autorevole e qualificato intervento anche dei Presidenti delle Regioni, volto a superare rapidamente e definitivamente questa delicata situazione al fine di assicurare in continuità la piena ed efficace operatività di un Ente strategico per il Paese, quale l’INGV.

Di seguito il comunicato di FLC CGIL, FIR CISL e UIL RUA.

_____________

Roma, 25 giugno 2013
Prot. n. 218/2013 flcgil DP/FS-stm

Al Presidente della Regione Abruzzo
On. Giovanni Chiodi

Al Presidente della Regione Campania
On. Stefano Caldoro

Al Presidente della Regione Emilia Romagna
On. Vasco Errani

Al Presidente della Regione Lazio
On. Nicola Zingaretti

Al Presidente della Regione Liguria
On. Claudio Burlando

Al Presidente della Regione Lombardia
On. Roberto Maroni

Al Presidente della Regione Marche
On. Gian Mario Spacca

Al Presidente della Regione Sicilia
On. Rosario Crocetta

Al Presidente della Regione Toscana
On. Enrico Rossi

e p.c. Al Presidente Conferenza Regioni
Province Autonome
On. Vasco Errani


Oggetto: INGV. Personale a Tempo Determinato

Egregi Presidenti
la situazione che da ormai lungo tempo interessa il personale dell’Istituto Nazionale di Geofisica Vulcanologia (INGV), assunto con contratto a tempo determinato, ci impone l’obbligo di informarVi e di farVi partecipe sia delle preoccupazioni condivise ed espresse dal personale tutto, sia delle possibili ed
eventuali ripercussioni che si potrebbero generare sulla piena efficienza ed efficacia del Sistema di Sorveglianza Sismico e Vulcanico dell’INGV operante su tutto il territorio nazionale e più in particolare nelle aree esposte al rischio sismico e vulcanico italiane.

L’INGV si avvale di personale precario (in servizio anche da oltre 10-15 anni) in quanto la dotazione organica dell’Istituto, dopo i tagli operati dalla “spending review”, risulta costituita da 543 unità a fronte di 557 unità di personale in servizio (Decreto Presidente del Consiglio dei Ministri 22 gennaio 2013, Tab. 21). Al personale di ruolo in servizio devono considerarsi aggiuntivi circa 300 dipendenti con contratto a Tempo Determinato, inseriti stabilmente sia nelle attività ordinarie di ricerca e di supporto alla stessa, nonché in quelle di Sorveglianza Sismica e Vulcanica su tutto il territorio nazionale. Di questi trecento dipendenti con contratto a Tempo Determinato, 181 unità di personale, pur avendo i requisiti previsti dalle Leggi Finanziarie 2007 e 2008, non sono stati stabilizzati per insufficienza sia di posti in pianta organica (saturata) che di disponibilità di fondi derivanti dall’esiguo “turn over”.

L’INGV, Ente Pubblico di Ricerca vigilato dal MIUR e istituito con DL n. 381/1999 del 29 settembre 1999, opera su tutto il territorio nazionale, articolato in Sezioni, Osservatori, Centri di Monitoraggio e Sedi Territoriali di elaborazioni dati e gestione reti di monitoraggio:
Milano: Sezione di Milano;
Bologna: Sezione di Bologna;
Pisa: Sezione di Pisa;
Roma: Centro Nazionale Terremoti, Roma 1, Roma 2, Amministrazione Centrale;
Napoli: Osservatorio Vesuviano;
Catania: Osservatorio Etneo;
Palermo: Sezione di Palermo.

Sedi di attività tecnico-scientifiche: Portovenere (La Spezia), Ancona, Arezzo, L’Aquila, Grottaminarda (AV), Osservatorio di Lipari (ME), Stromboli (ME), Isola di Vulcano (Centro M.Carapezza) (ME), Gibilmanna (PA).

L’INGV svolge le attività descritte all’Art. 2 dello Statuto (G.U. 19 aprile 2011) asserendo che: “ ....promuove e svolge attività di ricerca sui processi naturali del sistema Terra, attraverso: il rilevamento sistematico, mediante reti e osservatori multiparametrici, di fenomeni geofisici che hanno luogo nella terra solida e in quella fluida; la conduzione di specifici laboratori; le analisi delle osservazioni finalizzate al monitoraggio e alla modellazione dei processi naturali;... svolge, in particolare, attività finalizzate..... alla messa a punto di metodi per la valutazione della pericolosità sismica, vulcanica e da maremoto e all'elaborazione di scenari a lungo, medio e breve termine, con applicazioni sia all'area italiana che ad altre zone attive del pianeta di particolare rilevanza scientifica,....... svolge, per conto dello Stato, secondo la normativa vigente, funzioni di monitoraggio di fenomeni geofisici e geochimici con particolare riguardo alla sorveglianza dell'attività sismica, vulcanica e dei maremoti nel territorio nazionale e nell’area mediterranea; coordina l'attività delle reti sismiche regionali e locali; partecipa alle reti di studio e sorveglianza europee e globali;..” inoltre “.. L’INGV è componente del Servizio Nazionale di Protezione Civile di cui all'articolo 6 della legge 24 febbraio 1992, n. 225 ....è Centro di Competenza del Dipartimento della Protezione Civile ai sensi della direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 febbraio 2004. ......”

L’INGV inoltre provvede alla organizzazione, gestione e progressiva estensione della Rete Sismica Nazionale, della Rete Integrata Nazionale GPS (RING) alle Reti di Monitoraggio operanti sui vulcani attivi italiani. Sono ininterrottamente attive tre Sale Operative di Monitoraggio Sismico e Vulcanico, con turni
h24 e reperibilità di personale specializzato. Tale Sistema di Sale Operative permanenti ed infrastrutture connesse, vede coinvolto ogni giorno, solo per le turnazione e reperibilità, circa 50 unità di personale, sia di ruolo che a contratto a TD. Per fare fronte all’imminente scadenza di molti contratti, nel luglio prima e nel dicembre 2012 poi, l’Amministrazione dell’INGV e le OO.SS. (FLC CGIL, UIL RUA, FIR CISL, ANPRI, USI RDB hanno sottoscritto un Accordo Decentrato di Ente per la proroga fino al 31 dicembre 2016 dei contratti a tempo determinato, considerato che “pressanti esigenze operative richiedono il mantenimento in servizio di questo personale, perfettamente inserito in tutte le attività istituzionali dopo essere stato adeguatamente formato a svolgerle, prima di tutto quelle connesse al servizio di sorveglianza sismica e vulcanica“.

La proroga, attualmente assicurata dalla normativa vigente e dalla verifica delle risorse delle fonti di finanziamento fino al 31 dicembre 2013, non garantisce però la continuità di una attività come quella che l'INGV svolge per tutto il territorio del nostro paese, che non può essere subordinata a variabili come quelle che determinano la possibilità di proroga dei contratti a tempo determinato. Serve infatti una stabilità reale che non può essere garantita solo attraverso una
proroga dei contratti in deroga ai limiti di legge, oltre il termine del 31.12.2016, ma per mezzo di un ampliamento della dotazione organica e di un processo straordinario di assunzioni.

Esistono peraltro ben 4 ordini del giorno che hanno impegnato i precedenti governi a risolvere la particolare situazione dell'INGV e l’ art. 20 ter del D.L. 179/2012, inserito dalla legge di conversione 17 dicembre 2012, n. 221 con il quale si prende atto, anche a livello normativo, della particolarità e della criticità della situazione dell’ INGV, disponendo che “per far fronte agli interventi urgenti connessi all'attività di protezione civile... prorogare, anche oltre i sessanta mesi, in deroga all'articolo 5 del decreto legislativo 6 settembre 2001, n. 368, i contratti a tempo determinato…”. Ad essi si aggiunge il parere favorevole espresso il 15/07/2009 dalla VII Commissione Permanente della Camera, in cui si ribadisce la necessità di mettere l’INGV nelle condizioni di completare il processo di stabilizzazione e infine, il 20/11/2012 l’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ha approvato all'unanimità una risoluzione che chiede al Governo di rispettare gli impegni indicati dal Parlamento nei succitati OdG, ”creando le condizioni necessarie per procedere, attraverso stabilizzazione o con concorso pubblico, all’assunzione del personale precario”. Nel documento si chiede inoltre alla Giunta Regionale di intervenire in tutte le sedi per evitare la perdita di un ingente patrimonio di risorse umane, il conseguente indebolimento del sistema di prevenzione dal rischio sismico-vulcanico e l’arretramento del Paese nell’ambito della ricerca scientifica.

Riteniamo pertanto necessario e urgente, l’autorevole e qualificato intervento delle SS. LL., volto a superare rapidamente e definitivamente questa delicata situazione al fine di assicurare in continuità la piena ed efficace operatività di un Ente strategico per il Paese quale l’INGV.

Restiamo a disposizione per ogni ulteriore eventuale chiarimento che si rendesse necessario.

Certi della Vostra attenzione e sensibilità su tali temi, si inviano distinti saluti.
FLC CGIL - FIR CISL - UIL RUA
 

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