FLC CGIL
Elezioni CSPI, si vota il 7 maggio 2024

https://www.flcgil.it/@3867219
Home » Ricerca » INGV, ferma presa di posizione dei sindacati contro lo smembramento dell'ente

INGV, ferma presa di posizione dei sindacati contro lo smembramento dell'ente

ll comunicato dei Segretari generali delle organizzazioni sindacali confederali di categoria contro l'ipotesi di sottrarre all'ente le funzioni di sorveglianza sismica.

30/11/2009
Decrease text size Increase  text size

Come abbiamo già comunicato nei giorni scorsi, il Consiglio dei Ministri è in procinto di varare un decreto legge recante norme urgenti sull’emergenza rifiuti in Campania.

Insieme a vari interventi di dubbia utilità in materia di protezione civile, sussiste la possibilità che con lo stesso decreto si sottraggano all’ente le funzioni di sorveglianza sismica, con ripercussioni che riteniamo gravi sia per la qualità del servizio sia per le prospettive di sviluppo della ricerca in un settore vitale per il Paese.

Nell’assenza di chiarezza da parte del Governo, FLC Cgil, FIR Cisl e Uil PA UR AFAM assumono una ferma posizione contraria. Di seguito il comunicato dei Segretari generali.

Roma, 30 novembre 2009
_____________________

CGIL, CISL E UIL CONTRO LO SMEMBRAMENTO DELL’INGV

Nei giorni scorsi abbiamo registrato tentativi d’incursione sull’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). Un decreto legge recante norme urgenti sull’emergenza rifiuti in Campania potrebbe disporre il trasferimento dall’Istituto al Dipartimento della Protezione civile delle funzioni di sorveglianza sismica del territorio nazionale e di coordinamento delle reti sismiche regionali e locali.

Qualora tale parte del provvedimento fosse confermata, si determinerebbe una situazione inaccettabile, soprattutto in un momento già così critico per gli enti di ricerca. E questo per ragioni sia di metodo che di merito.

Il metodo, infatti, è inadeguato per interventi sulla ricerca pubblica. Esso si fonda sul principio che in qualunque momento, a prescindere da valutazioni di merito su come un’istituzione opera nel rispondere alla propria missione, la politica possa intervenire sulla base di logiche avulse dai reali bisogni del Paese.

Nel caso specifico, si compirebbe un atto che avrebbe conseguenze preoccupanti per la dispersione del prezioso patrimonio di competenze che nel tempo l’Ingv ha saputo sviluppare e porre al servizio del Paese. Inoltre, l’intervento si sovrapporrebbe al riordino degli enti vigilati dal Miur, il cui schema di Decreto legislativo è stato recentemente licenziato dall’esecutivo. Disporre, oltretutto con decretazione d’urgenza, mutazioni di rilievo nella missione di un ente che sta già per essere riordinato lo renderebbe ancor più debole, inficiando l’emanazione dello statuto e dei regolamenti previsti dalla legge.

Nel merito, sottrarre all’Ingv le funzioni di monitoraggio del territorio, comporterebbe un grave danno al Paese dal punto di vista della trasparenza sulle informazioni scientifiche che in tutto il mondo sono patrimonio pubblico. In una fase in cui il Paese vira verso l’energia nucleare, assicurare la massima trasparenza ai dati inerenti alla sismicità delle aree territoriali assume una valenza ancora maggiore: l’autonomia e l’indipendenza dell’Ingv, che produce e diffonde le relative informazioni, è una questione intimamente connessa al mantenimento di adeguate garanzie di affidabilità e terzietà.

Inoltre, la cesura tra servizio e ricerca comporterebbe danni sia per la qualità della rete di monitoraggio sia per le attività di ricerca.

Ne deriverebbe uno svilimento della missione dell’ente, con compromissione nello sviluppo delle competenze tecnico-scientifiche in un settore vitale.

Rileviamo il rischio di un abbassamento nel livello di garanzia per la sicurezza della popolazione esposta a rischio sismico e vulcanico, e il tentativo, per noi inaccettabile, di ridurre l’ente a funzioni meramente strumentali, privandolo di quell’autonomia che riteniamo irrinunciabile.

In campi come quello della ricerca, l’attenzione della politica deve spostarsi sui problemi reali, instaurando dinamiche stabili di reclutamento a fondamento delle prospettive di sviluppo di un settore strategico per il Paese. Ciò affrancandosi una volta per tutte da logiche di controllo politico sulle istituzioni.

Valuteremo, al riguardo, le iniziative da intraprendere al più presto.

Roma, 30 novembre 2009

FLC Cgil - FIR Cisl - Uil PA UR AFAM
Domenico Pantaleo - Giuseppe De Biase - Alberto Civica

Altre notizie da: