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Indire Ansas: necessario riaprire il confronto al Miur

Lettera al sottosegretario Rossi Doria.

28/02/2012
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La situazione all'Indire Ansas continua ad essere confusa come da noi già evidenziato. Mentre il direttore dichiara di essere incompetente per la situzione degli ex Irre i problemi fondamentali della struttura rimangono tutti aperti. Riteniamo, a questo punto, necessario avere un confronto direttamente con il Miur.

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Roma, 27 febbraio 2012

Al Sottosegretario Marco Rossi Doria
Ministero Istruzione, Università e Ricerca

Gentile Sottosegretario

come lei certamente saprà l'agenzia Ansas istituita dalla legge finanziaria 2007 accorpando gli IRRE e l'INDIRE, è stata trasformata con un misura d'urgenza nell'ente di ricerca INDIRE.

Il nuovo INDIRE, oltre alla sede nazionale a Firenze dovrebbe essere articolato anche in tre nuclei territoriali, anziché nei 18 ANSAS, derivazione degli exIRRE. Con le disposizioni della finanziaria sono state eliminate le posizioni di comando, presenti soprattutto presso gli exIRRE, prevedendo così una riduzione della spesa per le supplenze nelle scuole. Il DL 98/2011 dispone il rientro in servizio del personale comandato e con le economie (tutte da verificare) dispone un reclutamento straordinario. Le risorse ricavate serviranno a finanziare un concorso straordinario. Al nuovo ipotetico assetto si approda dopo un lungo periodo durante il quale alla lentezza normativa si è affiancato il lavoro quotidiano dei professionisti che in questo ente hanno continuato a lavorare in condizioni difficili, moltissimi da precari. Tuttavia il percorso "urgente", previsto dalla finanziaria di questa estate e maturato in un contesto di complessiva riduzione della spesa pubblica, sembra essersi rallentato se non fermato.

Restano, purtroppo, aperti tutti i nodi irrisolti di questa vicenda che meritano l'attenzione del decisore politico. Innanzitutto non solo le 145 posizioni lavorative individuate dalla direzione possono assorbire circa la metà dei lavoratori ANSAS, ma il rischio concreto è che in mancanza di un percorso esplicito di stabilizzazione non siano i precari a beneficiare di quei posti. Dobbiamo sottolineare che da oltre un decennio questo ente gestisce progetti legati alla formazione del personale scolastico in servizio, alla documentazione innovativa e al monitoraggio del sistema ed è sede dell'agenzia LLP. Dato che anche il nuovo INDIRE opererà in base a obiettivi, oltre che nazionali, europei e internazionali, resta implicito che la struttura dovrà riprendere tutti i settori lavorativi già presenti nell'ente, magari predisponendo una maggiore unione della LLP col resto della sede nazionale. Oltretutto non dimentichiamo che il 2012 è l'anno della call europea per il nuovo programma, che partirà dal 2014.

Vogliamo ricordarLe, inoltre, che in questi anni si è rafforzata una rete nazionale diffusa su tutto il territorio e in grado di soddisfare i bisogni formativi di docenti e studenti, grazie a presìdi regionali snelli, che svolgono funzioni di coordinamento di progetti ministeriali, di formazione e di ricerca educativa. È stata garantita una presenza particolarmente importate nel Mezzogiorno e nelle aree a rischio del paese nonostante la continua diminuzione delle risorse, tanto che al primo settembre 2011, si contano 166 unità, costituite da personale docente e amministrativo a tempo indeterminato, comandato previo regolare concorso, la cui gran parte risulta per contratto fuori ruolo e pertanto non determina aggravio di spesa. In nome, quindi, solo di un presunto risparmio, si sopprimono i diciotto ex IRRE.

La soppressione dei diciotto nuclei regionali contravviene inoltre alle esigenze espresse dalla Conferenza Stato-Regioni sul decentramento di funzioni e servizi sul territorio e all'inarrestabile realizzazione del federalismo. Inoltre, a tutt'oggi non sono state indicate le tre sedi, né sono chiari i criteri di tale scelta. Certamente penalizzata risulterà la scuola del Mezzogiorno, dove la presenza continua e radicata degli ex IRRE offre opportunità di confronto culturale a dirigenti, docenti e studenti, rappresentando anche un punto di riferimento ineludibile per diversi attori territoriali e per gli enti locali.

Sembra paradossale che mentre l'attuale ministro del MIUR vuole aprire le scuole al territorio, si chiudano istituzioni che da anni fungono da centri culturali indispensabili. Dal momento che si intende investire sulla formazione e sulla valutazione dei docenti, appare quanto meno paradossale l'eliminazione dei nuclei regionali ANSAS, che hanno il reale contatto con dirigenti e docenti e che già da anni svolgono queste funzioni. Proprio le attuali difficoltà nelle quali versa la scuola italiana, maggiori in alcune aree periferiche, necessitano di una presenza pubblica e costante che non sarebbe garantita da soli tre nuclei e da relazioni esclusivamente digitali su un territorio che non è ancora servito adeguatamente dalla banda larga. Lo scenario che sembra aprirsi, anche in relazione alla riduzione del personale docente comandato presso gli Uffici Scolastici Regionali, è quello dell'esternalizzazione a privati (associazioni, enti, università private) della formazione docenti e del sostegno all'autonomia delle scuole.

A fronte di questa situazione e della sostanziale impossibiltà di affronatare temi di questa rilevanza con l'attuale controparte commissariale, che si dichiara responsabile della sola sede Indire di Firenze, riteniamo che sia opportuno un confronto in sede Ministeriale alla Sua presenza per affrontare i nodi che abbiamo evidenziato.

Certo della Sua sollecita attenzione La saluto cordialmente.

per la Segreteria nazionale FLC CGIL
Francesco Sinopoli