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Incontro sul PON Ricerca e la Competitività

Nell’incontro al Ministero sul PON Ricerca la FLC, insieme con la Confederazione, ha portato il proprio contributo per la definizione di un piano di sistema che possa effettivamente far compiere passi avanti alle regioni della convergenza.

22/03/2007
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Si è tenuto il 20 marzo presso il MUR nell'ambito delle iniziative partenariali su il PON Ricerca e la Competitività 2007 - 2013 l'incontro con i Direttori generali del Ministero dell'Università e della Ricerca e del Ministero dello Sviluppo Economico.
A tale incontro è stata presente la CGIL Confederale e la FLC.

Ci era stato inviato la bozza della programmazione nazionale ricerca per le regioni della convergenza, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia valida dal 2007 al 2013.
Le osservazioni presentate dalla CGIL hanno affrontato gli aspetti relativi all'assenza di un'anima nella bozza che ci è stata presentata.
Manca infatti una strategia chiara di sistema e delle indicazioni precise di priorità senza le quali l'utilizzo delle risorse destinate alle Regioni della Convergenza rischia di avvenire con criteri di discrezionalità che potrebbero vanificare l'intervento complessivo.

L'analisi dei risultati del piano precedente evidenziano che in alcuni casi gli obiettivi previsti sono stati ampiamente raggiunti.
Occorre quindi partire dalle esperienze fatte per rilanciare quelle positive, rafforzandole, e per modificare quelle che invece non hanno portato a risultati.

La FLC, che contribuirà con le proprie competenze e con la forza che le deriva dalla rappresentanza del mondo della ricerca pubblica, delle università e degli enti, ritiene, in pieno accordo con la Confederazione, che vada perseguita la strada di una sistematica contaminazione del mondo della ricerca con quello delle imprese e dei servizi.
Occorre che si metta in opera interventi specifici e di contesto in modo che le eccellenze presenti nei territori possano contribuire alla crescita culturale, sociale ed economica di questi senza però percorrere scorciatoie che hanno già dimostrato negli ultimi anni di essere assolutamente fallimentari.

Opereremo pertanto per ottenere modifiche del piano che ci è stato presentato, il più possibile in modo unitario con CISL e UIL di categoria e confederali, e chiedendo, come abbiamo già iniziato, contributi dalle nostre strutture delle 4 regioni interessate.

Roma, 22 marzo 2007