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INAIL: la FLC CGIL non firma il piano della formazione e gli obiettivi del sistema premiante

Le priorità dell'Amministrazione non coincidono con quelle dei lavoratori.

11/07/2016
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In questo momento riteniamo non prioritaria la firma del piano della formazione alla luce delle criticità che permangono per il settore ricerca, anche rispetto allo stanziamento delle risorse ripartite tra direzione centrale e direzioni regionali, per le quali abbiamo chiesto spiegazioni nella lettera unitaria del 5 luglio scorso. Analogamente sui criteri degli obiettivi del sistema premiante. 

Le priorità dell'amministrazione al momento non coincidono con quelle dei lavoratori.

Il piano assunzionale è fermo, nessuna notizia circa la certificazione di Funzione Pubblica e nessun passo in avanti rispetto all applicazione degli accordi sottoscritti, nessuna procedura concorsuale, nè scorrimento di graduatorie...nonostante le proposte fatte al tavolo. 

Questa situazione non è più sostenibile per i lavoratori.

A ciò si aggiungono le preoccupazioni e le aspettative di centinaia di lavoratori precari ai quali verrà  trasformato il contratto e la cui procedura viene annunciata da mesi e non ancora avviata. 

La FLC CGIL non intende lasciare soli questi lavoratori ed ha previsto, nella settimana dal 18 al 23 luglio, altri appuntamenti dello sportello precari con il funzionario dell'Inca, ma anche con la presenza di un nostro legale per gli aspetti giuridici amministrativi rispetto agli inquadramenti ordinamentali del profilo assegnato.

In questo senso ribadiamo la richiesta avanzata al tavolo di predisporre nel bando anche un modulo di istanza di riesame del profilo.

Nel frattempo rimaniamo in attesa di avere "ufficialmente" informazioni dall amministrazione (e non da altri) chiarimenti rispetto la graduatoria degli anticipi di fascia che non corrisponde a quanto concordato, nonché  la tabella aggiornata del piano assunzionale e l'emanazione del bando per i precari.

E a settembre, al rientro dalle ferie, saremo in campo per avviare iniziative di mobilitazione che coinvolgano tutto il personale per rompere l'immobilismo di questa amministrazione e costringerlo a trattare gli argomenti prioritari per i lavoratori.

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