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CNR: insoddisfacenti le risposte sulla proroga dei contratti a tempo determinato in scadenza e sulle progressioni di carriera per tecnici e amministrativi

La FLC è pronta a discutere e a sostenere le iniziative che andranno incontro ai bisogni e alle aspettative del personale del CNR.

02/05/2016
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Giovedì 28 aprile 2016 si è tenuto l’incontro con l’Amministrazione, rappresentata dal Prof. Tommaso Frosini, componente del CdA con delega del Presidente, e dal Dr. Alessandro Preti, con delega del Direttore Generale, per proseguire la discussione iniziata il 18 aprile sui seguenti punti all’ordine del giorno:

  • Informativa su proroga dei contratti a tempo determinato. 
  • Ipotesi di CCNI stralcio relativo a: progressioni di livello di cui all’art 54 del CCNL 98/01
  • Informativa sulla determinazione del Fondo per il trattamento accessorio per gli anni 2014-2015.
  • Sottoscrizione definitiva delle intese: attivazione procedure per le progressioni economiche di cui all'art. 53 del CCNL 98/01 Fruizione su base oraria del congedo parentale di cui all'art. 32 del DLgs 26 marzo 2001, n. 151.

Proroga contratti a tempo determinato

In relazione alla proroga dei contratti TD in scadenza il 30 aprile già a valere sulle risorse a gestione centrale dell’Ente, l’Amministrazione ha proposto la proroga degli stessi per ulteriori 6 mesi (fino al 31 ottobre). 

La FLC CGIL ha apprezzato la proposta relativa alla proroga del contratto per 55 precari, tuttavia ha fatto presente che, negli Istituti, restano irrisolte ancora alcune importanti sofferenze per le quali i Direttori hanno chiesto da tempo supporto all’Amministrazione Centrale. Inoltre bisogna ancora individuare la soluzione per il recupero di quei pochi contratti TD scaduti il 31 marzo 2016.

La delegazione di parte pubblica, sentito il presidente prof. Inguscio, non ha indicato soluzioni concrete per affrontare questi ulteriori casi. Ha accettato, tuttavia l’apertura di un tavolo tecnico per individuare soluzioni e criteri condivisi per supportare la Rete scientifica in difficoltà e prorogare i contratti dei precari che rischiano di non poter proseguire la loro attività. Le OO.SS. hanno sollecitato il prof. Frosini affinché i vertici dell’Ente trovino gli strumenti per garantire che nessun precario vada a casa, ottenendo la disponibilità del Presidente prof. Inguscio ad un incontro con le OO.SS. che si terrà la prossima settimana.

L’Amministrazione si è impegnata, altresì, ad accelerare le procedure dei prossimi concorsi riservati per contribuire a ridurre l’onere economico sia a carico dell’Ente sia a carico della Rete. Gli Istituti saranno però sollecitati a cercare soluzioni definitive per il personale con contratto a T.D.  utilizzando tutte le risorse disponibili recuperabili anche da fonti esterne.

Applicazione ex art. 54

Nonostante la disponibilità del Prof. Frosini e l’eliminazione dei tre livelli di verifica previsti in una precedente versione, la nuova ipotesi presentata è inaccettabile.

In particolare i punti controversi:

  • la rimodulazione del peso dei criteri di valutazione, in particolare dell’anzianità, in netto contrasto con quanto normato dal CCNL vigente. La FLC CGIL ha ribadito che un CCNI non può modificare quanto stabilito dal CCNL e, pertanto, non è sottoscrivibile;
  • la data di decorrenza delle progressioni proposta all’atto della firma dell’Accordo invece che alla data di approvazione della graduatoria è un’apertura, rispetto alla precedente, ma ancora inaccettabile. La FLC CGIL ha ribadito con forza che la decorrenza delle progressioni di livello sia il 1 gennaio 2015 cosi come prevista dall’Intesa siglata tra le parti, certificata dal Collegio dei Revisori dei Conti e approvata dal CdA nel 2015. Resta peraltro da spiegare la diversa decisione adottata dal Ministero della Funzione Pubblica per approvare al 1 gennaio 2010 la decorrenza della progressione di carriera per Ricercatori e Tecnologi, di cui all’Art.15, ancora in itinere;
  • lo scorrimento delle graduatorie di cui al Bando 364.110 del 1 gennaio 2010 che, nonostante fosse previsto nell’accordo sottoscritto il 22 aprile 2015 e difeso con forza dalle OO.SS. non è previsto nella nuova ipotesi presentata dall’Amministrazione.

La FLC CGIL trova inspiegabile la posizione dell’Amministrazione che per rispondere ad osservazioni di uffici ministeriali non pertinenti, contraddittorie con precedenti indicazioni fornite dai medesimi uffici e presentate in ritardo stravolge, senza alcuna base giuridica, un Accordo già siglato, deliberato dal CdA e certificato dal Collegio dei Revisori dei Conti.

Fondo per il trattamento accessorio 2014-2015

Il punto all’OdG riguardante la determinazione del Fondo per il trattamento accessorio non è stato affrontato in maniera esaustiva. L’Amministrazione ha presentato la proposta per il Fondo che tiene conto del taglio imposto da leggi di spending review ma non lo incrementa, pur avendone l’opportunità data dalla Legge Finanziaria per il 2015.  Le OO.SS.  hanno sollecitato con forza l’Amministrazione ad incrementare il fondo per il 2015, per poterlo adeguare rispetto al blocco operato nel 2010. La discussione è stata rinviata ad un successivo incontro. L’Amministrazione si è impegnata a valutare tale opportunità, dopo le necessarie verifiche di bilancio, attualmente in corso.

Sottoscrizione definitiva di intese

Sono state sottoscritte in via definitiva l’Intesa per l’applicazione delle progressioni economiche (ex art.53) e l’Intesa per la fruizione oraria dei congedi parentali che verrà inserita all’OdG del prossimo CdA per la definitiva approvazione. 

Integrazione bandi di concorso con lauree magistrali

L’Amministrazione si è riservata di comunicare a breve alle OOSS la decisione che assumerà in merito all’integrazione con lauree magistrali   nei Bandi di concorso ricercatori e tecnologi. 

La FLC CGIL pur ritenendo insoddisfacenti le risposte dell’Amministrazione sui diversi temi affrontati è pronta a discutere e a sostenere le iniziative che andranno incontro ai bisogni e alle aspettative del personale del CNR nell’ottica di ridare fiducia al personale frustrato da lentezze e inadempienze di un’amministrazione troppo chiusa in se stessa e poco lungimirante. 

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