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CNR: al via il processo di stabilizzazione dei precari

Il 16 febbraio si è svolto il secondo incontro tra l’Amministrazione e i Sindacati

20/02/2018
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Il 16 febbraio 2018 si è tenuto l’incontro tra l’Amministrazione e i Sindacati per l’adozione dell’atto interno inerente l’applicazione dell’art. 20 D.Lgs 75/17, previsto dalla Circolare n.3 della F.P. del 23 novembre 2017. La delegazione CNR era guidata dal Presidente Prof. Massimo Inguscio, coadiuvato dalla dr.ssa Gabrielli e dal dr. Preti. Il Presidente ha informato che nei gg scorsi al CNR, la Funzione Pubblica ha inviato al CNR e agli altri EPR una scheda con la richiesta di fornire i dati del personale avente diritto alla stabilizzazione, con i requisiti del D.Lgs. 75/17, art. 20, commi 1 e 2, i relativi costi e l’indicazione delle risorse necessarie per il cofinanziamento di natura certa e stabile. A fronte di questa ricognizione dovrebbe essere emanato, a breve, un DPCM con la suddivisione dei fondi stanziati in Finanziaria per avviare il processo di stabilizzazione.
Il Presidente prevede un aumento del FOE, la cui entità sarà definita nel decreto ministeriale che dovrebbe essere emanato entro un mese. Inoltre, ha reso noto che con le risorse che saranno assegnate all’Ente sarà possibile riattivare alcune tra le voci di spesa, soppresse per esigenza di pareggio di bilancio, come il ripristino degli abbonamenti alle riviste scientifiche e il finanziamento di attività internazionali, indispensabili per la vita di un Ente di Ricerca.
Il Presidente ha sottolineato come il rinnovo del CCNL comporterà un aumento del costo per il personale di circa 10 milioni, portando il rapporto tra spese per il personale e il FOE a circa il 94%.
Il Presidente ha inoltre informato che, per ridurre i costi del personale, sono stati intrapresi specifici interventi quale, ad esempio, la revisione della retribuzione dei direttori di Istituto. In questo contesto rientra anche la rimodulazione della Rete Scientifica in via di definizione.
E’ stato quindi consegnato alle organizzazioni sindacali l’elenco, in ordine alfabetico, del personale avente i requisiti previsti dall’art. 20 c.1 e c.2 del D.Lgs. 75/2017 suddivisi nelle seguenti categorie:

PERSONALE AVENTE I REQUISITI PREVISTI DALLA NORMATIVA DLGS 75/17
TABELLA RIEPILOGATIVA DELLE UdP

 

T.D. con anzianità di almeno 3 anni assunti per concorso 952
T.D. con anzianità di almeno 3 anni assunti per chiamata diretta 98
T.D. con anzianità inferiore a 3 anni post 28.08.2015 + altri rapporti flessibili assunti per concorso 366
T.D. con anzianità inferiore a 3 anni post 28.08.2015 + altri rapporti flessibili assunti per chiamata diretta 21
T.D. con contratto ante 28.08.2015 + altri rapporti flessibili post 28.08.2015 assunti per concorso / chiamata diretta 18
Assegnisti
1.057
Co.co.co 146
Assegnisti + Co.Co.Co 41
TOTALE 2.699


Il Presidente ha chiesto alle Organizzazioni sindacali l’orientamento sui criteri da utilizzare per l’avvio del processo di stabilizzazione.
La FLC CGIL, auspicando un significativo aumento del FOE che permetta all’Ente di avviare il processo di stabilizzazione, ha sollevato il problema che, ad un primo rapido esame, gli elenchi presentati, pur contenendo alcune informazioni, non rispondevano ai criteri previsti dal D.L.gs 75/17 e dalla Circolare n. 3/17 della FP, ovvero 3 elenchi separati: due per il comma 1 prioritari e non prioritari e uno per il comma 2. E’ stato chiesto che gli elenchi riportassero anche l’anzianità totale. La FLC CGIL ha chiesto che sia prevista l’opportunità di poter integrare le informazioni in possesso dell’Ente, relative all’anzianità maturata, con eventuali periodi prestati presso altri Enti o Istituzioni di Ricerca, anche stranieri.
La FLC CGIL ha ribadito, come già sottolineato nel corso dell’incontro del 12 gennaio, la necessità di avviare contestualmente la procedura, sia per il comma 1 sia per il comma2, ovviamente nel rispetto dei tempi procedurali per l’attuazione del c.2.
La FLC CGIL ha ribadito il suo orientamento a ritenere l’anzianità, complessiva e cumulativa, l’unico criterio da utilizzare per definire l’ordine temporale di stabilizzazione, senza alcuna distinzione del profilo professionale. Ha precisato che l’anzianità da considerare deve includere tutta l’anzianità maturata nelle varie forme contrattuali flessibili e includere l’anzianità maturata anche presso Enti e/o Istituzioni di ricerca, così come prevede il c.11 dell’art. 20 ribadito dalla Circolare n. 3/17 al punto 3.2.7.
Il Presidente ha assicurato un prossimo incontro da calendarizzare la prossima settimana, ha quindi invitato i Sindacati a preparare ognuno la propria proposta con lo schema dei criteri da applicare per la stabilizzazione.
La FLC CGIL vigilerà affinché il processo di stabilizzazione sia avviato celermente, ma soprattutto sia coerente alla normativa emanata per il superamento del precariato nella Pubblica Amministrazione. Qualora da un esame più accurato degli elenchi predisposti si rilevino omissioni o errati inserimenti (ad esempio personale con contratto TD che matura il triennio con contratti flessibili intra o extra CNR) la FLC CGIL sosterrà i lavoratori e il loro diritto al lavoro stabile.

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