La CGIL ha proposto un piano del lavoro strategico e straordinario per uscire dal tunnel dell'austerità. Una lunga serie di provvedimenti depressivi e di tagli lineari non ha invertito la spirale recessiva. Un nuovo modello di sviluppo soprattutto in Italia non può che basarsi sulla sostenibilità, sull'innovazione, su quella filiera della conoscenza che è stata depotenziata anche dallo stesso governo dei tecnici. Occorrono politiche di rilancio, occorre una regia unica della ricerca pubblica in grado di superare i particolarismi ministeriali, le invadenze della politica a scapito dell'autonomia, la logica dei continui commissariamenti a scapito della qualità del lavoro e dell'assolvimento della missione degli enti. Occorre fare sistema per ottimizzare le filiere di ricerca, non già innescare nuove bagarre paralizzanti con continue ipotesi di riassetti.
Le governance degli enti devono avere logiche comuni se si vogliono rafforzare le sinergie. Ma occorre da subito mettere in condizione gli enti di recuperare una piena funzionalità nei finanziamenti, nell'autorevolezza delle gestioni, negli statuti.
Occorrono immediate decisioni di rientro dai tagli.
Servirebbe un piano straordinario di assunzioni, ma almeno si consenta il pieno recupero del turnover, oggi al 20%.
Di tutto questo e della specifica situazione dell'ente se ne discuterà all'ENEA, Largo T. Thaon di Revel 76 - salone centrale - martedì 12 febbraio dalle 10.30 insieme ai rappresentati di PD, SEL e Rivoluzione Civile.