FLC CGIL
Iscriviti alla FLC CGIL

https://www.flcgil.it/@3808783
Home » Notizie dalle Regioni » Veneto » Padova » Il Liceo Scientifico Statale "A.CORNARO" di Padova sulle 18 ore

Il Liceo Scientifico Statale "A.CORNARO" di Padova sulle 18 ore

Ai Genitori degli Alunni del Liceo Scientifico Statale "A.CORNARO" di Padova

20/10/2003
Decrease text size Increase  text size

Ai Genitori degli Alunni del Liceo Scientifico Statale "A.CORNARO" di Padova

Desideriamo informarVi sulle conseguenze dell'articolo 35 della Legge
Finanziaria 2002, in virtù del quale ancora una volta scelte di carattere
economico condizionano pesantemente la Scuola. L' articolo sopra ricordato
prevede che, progressivamente, tutti i docenti svolgano 18 ore di
insegnamento settimanali in classe, tendendo a eliminare le ore a
disposizione. Fin qui, le cattedre sono state strutturate sulla base di
motivazioni didattiche; d'ora in avanti, un assetto che aveva una sua ben
precisa ragion d'essere, per applicare la normativa, dovrà venire scardinato
in nome di esigenze puramente finanziarie. La configurazione delle cattedre
prevedeva fin qui la possibilità, per alcune materie, che il docente sulle
18 ore settimanali obbligatorie potesse averne alcune non in classe, ma a
disposizione della scuola per sostituire i colleghi assenti.
Il problema, evidentemente, non è un aggravio nel carico orario: il lavoro
degli insegnanti va ben oltre le ore di lezione. Il vero problema è che ciò
potrà incidere negativamente a livello organizzativo e si potrà ripercuotere
sulla didattica.
Due sono i fatti più evidenti:
1) forti difficoltà, ogni anno, al momento della formazione delle cattedre;
2) grossi problemi nel caso di assenze dei docenti.
Il decreto viene a sconvolgere l'intera architettura delle discipline
curricolari: questo comporta il rischio reale di una perdita della
continuità didattica. Per fare solo un esempio, per quanto riguarda la
lingua straniera sarà quasi inevitabile che, nel corso del quinquennio
liceale, gli alunni cambino ripetutamente insegnante: e questo avverrà anche
se la scuola ha a disposizione tutti i docenti di ruolo. Ciò comporta la
difficoltà di una programmazione didattica e formativa a lungo termine. I
ragazzi dovranno continuamente adattarsi a metodi di insegnamento, linguaggi
e personalità diversi. Pensiamo, ad esempio al fatto che sarà molto
difficile costruire un linguaggio specifico o competenze complesse, frutto
di un lavoro pluriennale. Anche la scelta dei libri di testo andrà incontro
ad una serie di problemi, legati al fatto che nessuno di noi avrà la
certezza di poter lavorare con gli strumenti che ha adottato.
Per quanto riguarda le assenze brevi dei docenti per motivi di salute, da
qui in avanti si prospettano difficoltà: c'è la possibilità che le classi
rimangano di frequente senza un docente, e quindi non possano tra l'altro
svolgere proficua attività didattica. In tale contesto, anche le uscite sul
territorio potranno risultare di difficile attuazione. Ulteriori
ripercussioni si prospettano a causa della dilatazione del calendario
dell'esame di Stato, per la presenza degli stessi docenti su più classi
quinte. Alla luce di queste considerazioni, i genitori potranno intuire lo
stato di grande disagio in cui si trovano molti docenti e rendersi conto
delle conseguenze che l'attuale normativa può generare per i loro figli. Tra
l'altro, gli insegnanti potranno vedersi costretti a ridurre la
disponibilità fin qui dimostrata nei confronti di tante attività che hanno
finora costituito un valore aggiunto per la nostra scuola . Ci auguriamo che,
in tal caso, i ragazzi e le loro famiglie comprendano le motivazioni che
muovono i docenti e ne condividano le scelte, la cui finalità è esclusivamente quella di riqualificare la scuola.

IL COLLEGIO DEI DOCENTI

APPROVATO ALL’UNANIMITà IL 13 OTTOBRE 2003