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Precari della conoscenza e "operazione centomila": assemblea il 15 dicembre

Organizza l'iniziativa la FLC CGIL di Pisa.

13/12/2010
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Il 15 dicembre alle ore 15.45 si terrà presso la Camera del Lavoro di Pisa, viale Bonaini, 71, l'assemblea di tutto il personale precario della scuola, università e ricerca per informare sul piano "operazione centomila" e sullo stato delle iniziative vertenziali del nostro sindacato a tutela dei diritti del personale precario.

Su questa iniziativa è stata fatta una conferenza stampa nella quale è stato diffuso il comunicato che riportiamo di seguito.

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Comunicato stampa FLC CGIL Pisa

 

I problema del precariato è trasversale a tutte le categorie ed a tutti i comparti di lavoro e, diventa ancora più grave in questa fase di crisi. I nostri comparti, scuola, università e ricerca sono quelli nei quali è più alta la presenza di precariato. In particolare il "primato" è nella scuola.

A livello nazionale sono oltre 69.000 i lavoratori precari della scuola che lavorano su posti in organico, cioè su posti disponibili. Nella nostra provincia, nonostante che la riorganizzazione del sistema scolastico abbia comportato una riduzione di posti in organico di oltre 440 posti, sono almeno 400 i contratti annuali stipulati sui posti vacanti. Questa situazione di instabilità lavorativa, come sottolineato anche da autorevoli esponenti economici, ha inevitabili ripercussioni anche sull'economia del territorio oltre che non rispettare il principio di buon andamento della Pubblica Amministrazione sancito dall'art. 97 della costituzione.

Per trovare soluzione al problema e denunciare la grave responsabilità di chi ci governa e di chi ci ha governato trasformando i nostri settori in un "territorio"di precariato, la FLC da tempo porta avanti proposte sia sul piano sindacale che politico. In questi ultimi anni la situazione drammatica dei lavoratori precari è stata al centro dei nostri scioperi e delle nostra manifestazioni, ma contestualmente sono state proposte soluzioni concrete, a partire dalle rivendicazioni contrattuali indicate nella nostra piattaforma sul rinnovo del contratto nazionale che purtroppo, al momento non può andare avanti a causa del blocco dei rinnovi contrattuali per il pubblico impiego. L'ultima concreta proposta che abbiamo lanciato è il piano straordinario di immissioni in ruolo denominato "operazione 100.00". Si tratta di una proposta concreta nella quale, sulla base di dati forniti dal MIUR, dimostriamo che esiste la disponibilità dei posti per l'immissione in ruolo e che, dal punto di vista economico, sono garantite le compatibilità economiche pretese dal MEF anzi, si può ottenere un risparmio per lo Stato. Sulla base di questo piano nel 2011/2012, malgrado i tagli previsti, sarebbe possibile effettuare 100.000 assunzioni in ruolo (61.000 docenti e 39.000 ATA). Una volta effettuate queste assunzioni, sarebbe sufficiente garantire di anno in anno la copertura del turn-over, lasciando a supplenze solo i posti effettivamente non vacanti ma solo disponibili. Infatti, considerando che nei prossimi tre anni andranno in pensione all'incirca 70 000 docenti con una fascia retributiva media di 28/35 anni. Il loro costo si aggira sui tre miliardi circa. Se al loro posto fossero assunti un corrispondente numero di docenti con relativa ricostruzione di carriera, il costo sarebbe di 2 miliardi e mezzo con un risparmio comunque per lo Stato di 500 milioni di euro. Riteniamo che la nostra proposta possa dare una risposta chiara alle esigenze di stabilità dei lavoratori e delle scuole, per questo l'abbiamo inviata ai gruppi parlamentari di Camera e Senato affinché vengano assunte tutte le iniziative necessarie per garantire la piena attuabilità di tale progetto.

È indubbio l'alto numero di lavoratori in condizioni di precarietà comporta un risparmio sul costo del lavoro, ma fa si che si attivino sentenze che permettano ai precari di acquisire pari diritti rispetto ai colleghi a tempo indeterminato.

Anche per quanto riguarda l’Università ci siamo da tempo battuti per la stabilizzazione del personale, per la trasformazione a tempo determinato dei contratti flessibili e chiesto un piano di reclutamento straordinario, per dare una risposta al numero altissimo di precari docenti presenti e una programmazione di reclutamento ordinario basato su risorse certe e sulle effettive necessità degli Atenei e degli enti di ricerca, anche in vista dell’elevato turn over dei prossimi anni. Rispetto a questa questione il ddl Gelmini, del quale la CGIL continua a chiederne il ritiro, non dà nessuna risposta ma anzi, aumenta il precariato.

In questo contesto, la questione vertenziale rappresenta un tassello all'interno della nostra lotta infatti, la questione del precariato non può trovare una soluzione giudiziaria, ma politica.

Come FLC CGIL abbiamo sempre sostenuto le vertenze fondate sul principio della parità di trattamento tra personale precario e personale a tempo indeterminato, come ad esempio quella sul riconoscimento degli scatti di anzianità, ma le vertenze, lo ribadiamo, sono solo tappe della battaglia più complessiva per il superamento del precariato che deve proseguire attraverso le stabilizzazioni e le assunzioni a tempo indeterminato insieme alla riconduzione a lavoro subordinato delle diverse forme di lavoro atipico di cui si assiste ad un costante abuso.

All'interno della nostra battaglia rientrano anche le altre possibili vertenze che possano portare al riconoscimento di diritti del personale precario, compresa la possibilità di trasformazione di contratti atipici a tempo determinato o,da tempo determinato a tempo indeterminato. Quest'ultima questione è resa ancora più complessa dalla scadenza restrittiva imposta dal decreto sul collegato al lavoro che per altro, la nostra organizzazione sindacale ha contrastato. Non si può fare a meno di trovare curioso che altre organizzazioni sindacali che non hanno contrastato in nessuna forma questo decreto adesso lo utilizzino come "spauracchio" per fare iscritti con l'illusione di un contratto a tempo indeterminato! Le nostre iniziative "vertenziali" si muoveranno comunque salvaguardando il principio dell'imparzialità disposto dall'art.97 della costituzione e, soprattutto, al fine di non alimentare illusorie speranze e chiarire tutti i rischi informeremo preventivamente i lavoratori. Per questo mercoledì 15 dicembre alle ore 15.45 si terrà una assemblea di tutto il personale precario della scuola, università e ricerca presso la Camera del Lavoro di Pisa in viale Bonaini, 71.

 

Pisa, 11 dicembre 2010