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Università di Firenze: verso il 25 ottobre, per un lavoro dignitoso e di qualità esteso a tutti e tutte

“Occorre una mobilitazione generale e diffusa in grado di ridare diritti a chi lavora, prima di tutto attraverso la centralità del contratto a tempo indeterminato”.

08/10/2014
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Pubblichiamo di seguito l’ordine del giorno contro le politiche del governo in tema di lavoro ed economia predisposto dalla RSU dell’Università di Firenze, dal comitato degli iscritti FLC CGIL e dal Coordinamento RSA appalti Filcams-CGIL.

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Lo scellerato attacco del governo Renzi ai (già indeboliti) diritti dei lavoratori non solo è inaccettabile, ma anche e soprattutto pericoloso per chi un lavoro lo cerca, per chi l'ha perso, ma anche per chi un lavoro ce l'ha. Si fa passare l'idea che la ripresa economica sia possibile solo se i lavoratori saranno più deboli, ricattabili, licenziabili e controllati.

Renzi infatti estende a dismisura il contratto a tempo determinato, conferma per il 2015 il blocco contrattuale del pubblico impiego, enuncia ulteriori tagli all'Università e più in generale a tutto il settore della conoscenza (dimostrando la piena continuità con i governi precedenti), propone l'abolizione dell'Articolo 18, già gravemente colpito dal precedente governo, prevede la possibilità di controllare i lavoratori a distanza con telecamere, propone il demansionamento, cioè la possibilità di far svolgere al lavoratore mansioni più basse di quelle per cui è stato assunto con la relativa perdita di salario.

Questo dimostra come il governo voglia, indipendentemente dall'atto formale, cancellare le conquiste ottenute nel corso dei decenni, a partire dallo Statuto dei Lavoratori, riducendo i lavoratori ad umili servi!

Tutto questo deve portare necessariamente ad una risposta forte. Salutiamo favorevolmente la decisione presa dalla CGIL di avviare una stagione di mobilitazione a partire dalla manifestazione del 25 ottobre. Importante è anche la manifestazione nazionale unitaria di tutto il pubblico impiego indetta da CGIL-CISL-UIL per sabato 8 novembre in difesa della qualità dei servizi pubblici e per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro.

Ma al di là dell'opposizione a singole scelte del governo occorre una mobilitazione generale e diffusa in grado di ridare diritti a chi lavora, prima di tutto attraverso la centralità del contratto a tempo indeterminato (segnaliamo in tal senso il pericolo che il contratto a tutele crescenti possa essere non una soluzione ma un'ulteriore forma che indebolisce il contratto a tempo indeterminato), e in grado di ottenere una nuova giustizia sociale, mettendo fine ad una stagione di precarietà che, oltre a rendere più deboli e poveri i lavoratori, è stata una delle cause della crisi del nostro sistema economico.

Sarà un percorso lungo ma indispensabile se vogliamo ancora avere un futuro per noi e per l'intero paese.

Firenze, 6 ottobre 2014

RSU Università di Firenze
Comitato degli Iscritti Università di Firenze - FLC-CGIL
Coordinamento RSA Appalti Università di Firenze - Filcams-CGIL