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Sicilia, la regione non ha ancora presentato il piano di dimensionamento scolastico

A rischio diritti dei lavoratori e regolare avvio nuovo anno scolastico. La posizione della FLC Cgil Sicilia.

06/02/2009
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La Regione Sicilia non ha ancora inviato al Ministero della Istruzione, Università e Ricerca il piano di dimensionamento della rete scolastica per l'anno scolastico 2009/2010. Un comportamento grave è inspiegabile che mette a rischio lo stesso piano di dimensionamento e il diritto dei lavoratori a poter chiedere i trasferimenti con il prossimo contratto sulla mobilità. La presa di posizione della FLC Cgil Sicilia.

Roma, 6 febbraio 2009
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"A termine scaduto la Sicilia non ha ancora presentato al ministero della pubblica istruzione il proprio piano di dimensionamento della rete scolastica regionale". Lo rende noto la FLC Cgil siciliana che lancia un allarme su "un ritardo grave che può mettere in discussione - sostiene il sindacato - il regolare svolgimento delle prossime operazioni di mobilità del personale della scuola". Il decreto Gelmini impone l'accorpamento di scuole sottodimensionate e ha dato alle regioni la scadenza del 28 gennaio per la presentazione delle loro proposte. Lo scorso 14 gennaio, tre giorni di confronto tra Regione, Enti locali, sindacati e consigli scolastici provinciali si sono conclusi con l'elaborazione di una proposta, che però non è stata ufficializzata al Miur.

"Intanto - dice Giusto Scozzaro, segretario generale della FLC Cgil - viene leso il diritto del lavoratore della scuola di avere un quadro chiaro del panorama scolastico per chiedere eventuali trasferimenti. In siffatta situazione - aggiunge - cresce ovviamente il rischio di contenziosi che inciderebbero sul normale avvio del prossimo anno scolastico". Inoltre, prosegue l'esponente sindacale, "l'inadempienza rischia di rendere nullo il piano che tanti soggetti hanno contribuito a elaborare e a vanificare le prerogative costituzionali della Regione, che parrebbe incapace di esercitare competenze che aveva prima rivendicato". La FLC, chiede dunque che il piano contrattato tra le parti "non venga stravolto e venga subito presentato. Senza piano - conclude il sindacato - non ci dovranno essere cambiamenti della scuola siciliana, ma di questo la Regione dovrebbe poi dare conto al Miur".

Palermo, 5 febbraio 2008