Smart working nei luoghi della conoscenza: iniziativa online della FLC Palermo con Domenico De Masi e Francesco Sinopoli
Oltre l'emergenza sanitaria, verso il lavoro agile come modalità ordinaria di lavoro. Appuntamento il 18 febbraio alle 16.30


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In questa fase di emergenza sanitaria il lavoro a distanza (più precisamente: il lavoro “da casa”: che di agile ha ben poco!) è diventato la normalità per tutti noi.
E, al di là dei vincoli legati più strettamente alle attività di laboratorio e didattiche, il lavoro di studio, formazione e ricerca - in tutti i luoghi della conoscenza, ma in particolare nelle università e negli enti di ricerca - si presta particolarmente ad essere svolto in modalità “agile”, senza necessità di essere vincolati ai luoghi e ai tempi imposti dalla presenza fisica in ufficio.
Proprio in queste settimane, inoltre, le pubbliche amministrazioni si stanno muovendo nella prospettiva di rendere il lavoro agile una delle modalità ordinarie di lavoro, con la predisposizione dei POLA: secondo le Linee Guida della Funzione Pubblica il “Piano organizzativo del lavoro agile”, da inserire nel Piano delle performance, “è adottato dalle amministrazioni sentite le organizzazioni sindacali”. L'obbligo di consultazione delle rappresentanze sindacali lascia però ampi margini di discrezionalità alle amministrazioni, in un ambito estremamente delicato che coinvolge, e in parte stravolge, la vita lavorativa e privata di ciascuno: dal diritto alla disconnessione e la necessità di conciliazione lavoro-famiglia, ai rischi di isolamento e di carenza di comunicazione con colleghi e dirigenti.
Infine, il cosidetto “south working” - anche attraverso gli investimenti del Recovery Plan in innovazione e digitalizzazione sul territorio - può rappresentare un'occasione per arginare l'emorragia di emigrati (spesso con alti titoli di studio) che svuota sempre più il tessuto sociale, culturale ed economico del Mezzogiorno e, in particolare, della Sicilia?
La prospettiva del lavoro agile ordinario ci pone di fronte nuove sfide, nuovi rischi e nuove opportunità, sia dal punto di vista di lavoratrici e lavoratori sia dal punto di vista della rappresentanza sindacale.
Il 18 febbraio dalle 16.30 ne parliamo con:
Domenico De Masi, Sociologo e professore emerito Univ. Sapienza
Francesco Sinopoli, Segretario generale Flc Cgil
Nicola Sinopoli, Flc Cgil Palermo - Settore Università
Ludovica Ioppolo, Flc Cgil Palermo - Settore Ricerca
Coordina Matteo Scirè - giornalista
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