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DL 112/08, anche l'Università di Palermo aderisce alla protesta

Mozione approvata nel corso della riunione congiunta di Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione del 18 luglio 2008.

23/07/2008
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Le iniziative di mobilitazione negli atenei

Università degli Studi di Palermo
Mozione approvata nel corso della riunione congiunta di
Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione del 18 luglio 2008

Gli Organi Collegiali di Governo dell’Università di Palermo – Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione – in piena sintonia con quanto deliberato il 3 luglio dall’Assemblea Generale della CRUI ed il 16 luglio dall’Assemblea di Ateneo, esprimono estrema preoccupazione per l’attacco che il D.L. 112/08 porta al sistema universitario nazionale, ed in particolare alle università statali.Le sottrazioni di risorse, le limitazioni pesantissime al turnover tanto della docenza che del personale tecnico amministrativo, se attuate come prefigurato nel decreto, impediranno nel giro di pochi anni a questa, come alla maggior parte delle Università italiane, di svolgere adeguatamente i compiti istituzionali loro assegnati dalla Costituzione e dalle leggi vigenti.

Quanto previsto nel decreto legge non è un mero intervento di ristoro della finanza pubblica: è un intervento coerente con obiettivi politici di lungo termine, che avrebbero dovuto essere oggetto di precise esposizioni durante la campagna elettorale, e che adesso il Governo dovrebbe pubblicamente chiarire e sottoporre ad un approfondito dibattito sia nel Paese che in Parlamento. In linea con quegli obiettivi è la proposta, che appare improvvisata e volta principalmente a disaggregare il sistema universitario nazionale, della trasformazione delle università in fondazioni. È inaccettabile che ipotesi di cambiamento di questa ampiezza e radicalità trovino posto in un decreto legge cui il Parlamento può dedicare, per consolidata ed infelice tradizione, un dibattito soffocato dall’urgenza e limitato in ogni possibilità di approfondimento.

Costringere gli atenei ad occuparsi quotidianamente di pressoché insolubili problemi di bilancio, mortificarne il personale, soprattutto il più giovane, con retribuzioni ben al di sotto della media europea,frustrarne le potenzialità formative e di ricerca con la progressiva riduzione delle disponibilità finanziarie avrà come ricaduta il ripiegamento su se stesso del sistema universitario nel suo complesso. La trasformazione avviata con questo decreto, al di là dell’immediato gravissimo danno che ricevono ricerca e alta formazione, porterà all’affievolimento del contributo delle voci autonome delle università al dibattito, ed alla tenuta democratica, del Paese.

Non si può peraltro non rilevare l’incompatibilità tra le linee guida ministeriali sui requisiti di qualità dei corsi di laurea e di laurea magistrale e le restrizioni del turnover. Chiedere da un lato una ampia copertura con docenti di ruolo, con una quota significativa di docenti di prima fascia, e di fatto impedire il ricambio dei tanti professori vicini al pensionamento, avrà come conseguenze a breve termine non solo una surrettizia introduzione del numero chiuso, ma anche l’impossibilità, per molte Facoltà, di assicurare la continuità didattica aderendo a criteri di qualità che nel loro complesso erano stati condivisi dalla collettività accademica, dagli studenti e dalle loro famiglie. A cominciare dall’A.A. 2009-2010 il ridimensionamento quantitativo dell’offerta didattica sarà affidato non alla programmazione, sulla quale gli Atenei sono attivamente impegnati nel quadro dell’adozione del DM 270/04, ma solo alla casualità dei pensionamenti del personale docente.

Gli Organi di Governo, alla luce delle precedenti considerazioni,

  • condividono le ragioni della proclamazione dello stato di agitazione delle componenti dell’Ateneo palermitano,

  • uniscono la loro alla generale indignazione del mondo accademico per l’inaccettabile attacco all’autonomia universitaria rappresentato dalle norme del DL 112/08 e si riservano di partecipare alle azioni di protesta che dovessero attuarsi su scala nazionale,

  • danno mandato al Rettore di riferire quanto deliberato nel corso sia dell’Assemblea di Ateneo che della presente seduta alla CRUI, ai rappresentanti siciliani nel Governo e nel Parlamento Nazionale, al Presidente dell’Assemblea Regionale ed a tutti i Componenti del Parlamento Siciliano, al Presidente ed ai Componenti della Giunta di Governo della Regione siciliana,

  • invitano i Presidenti degli Organi di Governo periferici dell’Ateneo, Presidi, Presidenti di Corso di Laurea, Direttori di Dipartimento a dare lettura sia di questo documento che di quello approvato dall’Assemblea di Ateneo in apertura della prima seduta utile dei rispettivi organismi. Invitano altresì i Presidenti delle Commissioni di esami di profitto e di laurea a dare lettura degli stessi documenti a docenti e studenti che prenderanno parte alle prossime sessioni.

Palermo, 18 luglio 2008

Tag: dl 112/08