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Organici in Sicilia: di male in peggio, ancora tagli

Aumentano gli alunni portatori di handicap e diminuiscono i docenti di sostegno

09/08/2007
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Ancora peggio la situazione degli organici in Sicilia. Dopo una seconda informativa della Direzione regionale, sonostata tagliati i 130 posti di sosteno in deroga già autorizzati ed altri 176 posti per un totale di 306 posti, mentre gli studenti aumentano di 350.

I sindacati annunciano iniziative di mobilitazione.

Di seguito il comunicato unitario delle Segreterie regionali di FLC Cgil, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS Confsal.

Roma, 9 agosto 2007

SEGRETERIE REGIONALI della SICILIA

Al Ministro della Pubblica Istruzione
On. Giuseppe Fioroni

Al Direttore Generale
Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia
dott. Guido Di Stefano

Alle Associazioni dei genitori degli alunni diversamente abili

Agli organi di informazione

Oggetto: Organico di adeguamento anno scolastico 2007/2008

Di male in peggio.

Così sembra sia finita per la scuola siciliana dopo le operazioni di adeguamento dell’organico per l’a.s. 2007/08: in molte istituzioni scolastiche non si potranno garantire i servizi tecnico-amministrativi, il numero delle classi necessario e il diritto allo studio agli alunni diversamente abili.

Questo è lo scenario che in tante scuole si verificherà perché non è stato attribuito il personale necessario al loro funzionamento e non sono stati assegnati tutti idocenti di sostegno necessariper gli alunni diversamente abili iscritti.

Dopo i primi tagli di 1.129 posti sull’organico di diritto del personale docente (il 16,5% sul totale dei tagli operati su scala nazionale.)e di 605 posti di lavoro nell’organico di diritto del personale A.T.A. (il 15% sul totale dei tagli operati su scala nazionale), continua “ l’operazione tagli” imposta dal Ministero del Tesoro; tagli checolpiscono i servizi scolastici e in particolare, come sempre, gli alunni più deboli e bisognosi .

Prevale la politica ragionieristica , contraddittoria e incoerente del Governo che da una partetaglia per recuperare risorse finanziarie, e dall’altraapprova un DPEF che lascia, ancora fittiziamente, intravedere una volontà di investimenti nei settori della scuola, università e ricerca.

Siamo di fronte ad una situazione paradossale: gli uffici H degli USP certificano positivamente un incremento di circa 500 alunni diversamente abili rispetto all’anno precedente, di questi la Direzione Regionale ne valuta 350 meritevoli di sostegno eautorizza, in un primo tempo, 130 posti di sostegno in deroga.

Detti posti successivamente, dopoincontri dei direttori regionali al Ministero, vengono non soloazzerati, ma alla loro scomparsa si aggiunge un nuovo e intollerabile taglio di 176 cattedre rispetto all’organico dell’anno precedente, decisione quest’ultima assunta dal Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, senza neppure il tempo di un confronto ulteriore con le organizzazioni sindacali. Così come la mancata autorizzazione di 72 nuove classi determinerà condizioni di sovraffollamento.

Comportamenti che riteniamo irragionevoli e decisioni che maturano in un clima di palpabile tensione e confusione. Le medie nazionali o i rapporti docenti/alunni non possono essere gli unici indicatori che determinano le scelte politiche e sociali del Governo nel settore dell’istruzione, laddove occorre investire anziché tagliare sempre e comunque.

Non condividiamo queste decisioni che l’Amministrazione scolastica intende portare avanti perché sono il risultato di deteriori scelte finanziare e incidono sulla qualità della scuola e sull’aumento della dispersione scolastica.

Siamo contrari a queste decisioni perché negano il diritto all’integrazione degli alunni portatori di handicap e il diritto di cittadinanza e di una buona formazione per tutti.

Non è accettabile sacrificare i diritti degli alunni e le condizioni di funzionamento della scuola sull’altare della politica dei risparmi, sceltache a lungo termine avrà ricadutegravissime sulla società e sullo sviluppo della Sicilia.

Rivendichiamo il rigoroso rispetto delle norme sulla trasparente certificazione dello stato di disabilità e l’attento e responsabile esame delle richieste di posti di sostegno per evitare, paradossalmente, di penalizzare chi ha oggettivamente e maggiormente bisogno.

Intraprenderemo iniziative di tutela ove si dovessero verificare riduzioni di ore di sostegno rispetto a quelle già assegnate agli alunni negli anni precedenti.

Le scriventi organizzazioni sindacali contrasteranno gli immotivati e inaccettabili tagli agli organici con iniziative di sensibilizzazione e mobilitazione che già a settembre saranno decise unitariamente e che coinvolgeranno, oltre al mondo politico ed istituzionale, anche e soprattutto le associazioni dei genitori degli alunni diversamente abili, per assicurare una scuola migliore e pari opportunità per tutti, e per garantire il Costituzionale “Diritto di Cittadinanza”.

I Diritti non vanno in ferie!!.

Palermo, 08 agosto 2007

I segretari generali