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I sindacati della Sicilia protestano contro il Ministro Fioroni che recupera le risorse per le aree a forte processo immigratorio riducendo gli investimenti destinati alle regioni del sud

Ancora tagli per la scuola siciliana.

19/11/2007
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Dopo i tagli sugli organici, arrivano quelli sulle risorse destinate alla dispersione scolastica, all’istruzione degli adulti e all’alternanza scuola-lavoro. Dopo la pubblicazione del “quaderno bianco sulla scuola” ci saremmo aspettati ben altre iniziative da parte del Ministro e invece scopriamo che la soluzione per colmare i ritardi della scuola isolana è quella di ridurre gli investimenti. Un’idea “geniale” alla quale non ci rassegniamo. E’ sbagliato pensare che le risorse del PON debbano sostituire gli investimenti ordinari sulle aree a rischio, è sbagliato ridurre le risorse sull’istruzione degli adulti adottando criteri differenziati tra Nord e Sud del Paese, così come non è condivisibile il principio di concentrare le risorse dell'alternanza scuola-lavoro sull'istruzione tecnica professionale alimentando la convinzione che l'esperienza con il lavoro sia da relegare a questi indirizzi e non invece un fattore culturale trasversale a tutti gli indirizzi scolastici.

I sindacati di categoria della Sicilia denunciano un inaccettabile disimpegno del Governo Prodi verso la scuola siciliana.

Roma, 19 novembre 2007
_____________________

Segreterie nazionali
FLC CGIL - CISL SCUOLA - UIL SCUOLA - SNALS CONFSAL

Palermo, 16 novembre 2007

Al Ministro della Pubblica Istruzione
Al Direttore Generale dell'U.S.R. Sicilia

Alle OO.SS nazionali
FLC CGIL
CISL SCUOLA
UIL SCUOLA
SNALS CONFSAL
Loro sedi

Le scriventi OO.SS della Sicilia esprimono forte disappunto e preoccupazione per l’inopportuna scelta che il Ministro ha operato in ordine alla ripartizione delle risorse destinate alla Siciliaed inerenti le aree a rischio, a forte processo immigratorio e contro l’emarginazione scolastica (art. 9 del CCNL), l'istruzione degli adulti, e l'alternanza scuola lavoro.

E' inspiegabile e contraddittoria la politica del MPI che se da un lato denuncia le debolezze del sistema scolastico siciliano con il “ quaderno bianco sulla scuola”, dall'altro adotta provvedimentiche tendono solo alla riduzione degli investimenti.

In questo modo sarà ancora più difficile migliorare i servizi e le condizioni della scuola siciliana.

Non sono accettabili le motivazioni del Ministero e del Governo di compensare i tagli economici con le risorse del PON istruzione. Non dovremmo certo essere noi a ricordare al Ministro che le risorse comunitarie, che sono “ sussidiarie “, non possono e non devono sostituire gli investimenti nazionali che scaturiscono da precise scelte politiche del Governo.

In questo senso denunciamo un preciso e inaccettabile disimpegno del Governo verso la scuola siciliana.

Siamo consapevoli che l’aumento esponenziale del numero di alunni immigrati registratosi negli ultimi 10 anni pone un problema in più a tutta la scuola italiana, che non può essere però risolto né attraverso una rimodulazione territoriale delle stesse risorse né sostituendole con quelle derivanti dai PON o dai POR.

Infatti i dati sulla dispersione scolastica evidenziano, in modo inequivocabile, che in alcune aree del Paese il fenomeno non si è affatto ridotto, ed occorre intensificare gli investimenti per promuovere interventi mirati volti ad attivare politiche scolastichein grado di incidere efficacemente sul miglioramento dei percorsi di integrazione, istruzione e formazione.

La revisione e l’aggiornamento dei criteri e degli indicatori utilizzati per la distribuzione delle risorse, non può non tener conto di tutti i punti di criticità che il sistema scuola siciliano presenta: disagio, dispersione, immigrazione, edilizia scolastica, vanno affrontati individuando con esattezza i bisogni e le strategie e mettendo a disposizione adeguate risorse materiali ed umane.

Poi, ridurre al 20%la percentualedelle risorse destinate all'istruzione degli adulti per le regioni dell'obiettivo ‘’Convergenza ‘’, modificando i criteri nazionali preesistenti, è sbagliato perché crea un criterio differenziato senza un motivato e ragionevolepresupposto politico, alimentando tra l'altro un'idea sbagliata e fuorviante di differenziazione tra il Nord e Sud del Paese.

Pertanto, considerato
che la credibilità degli interventi inerenti l’immigrazione, la dispersione, l’emarginazione, l'istruzione degli adulti e l'alternanza scuola lavoro passano attraverso adeguate politiche di investimento nella scuola pubblica statale , chiediamo

  1. finanziamenti aggiuntivi, in considerazione di una contrattazione sulle aree a rischio già definita e delle attività già avviate nelle scuole;

  2. criteri omogenei per la ripartizione delle risorse nazionali;

  3. organici adeguati alle nuove esigenze;

  4. mirati percorsi formativi per le specifiche competenze .

FLC CGIL - Scozzaro

CISL SCUOLA - Prizzi

UIL SCUOLA - Granato

SNALS CONFSAL - Romeo