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CEFOP: naufraga cessione, dipendenti verso il licenziamento

La FLC CGIL Sicilia chiede la rimozione del dirigente Corsello.

23/05/2014
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A cura dell’Ufficio stampa CGIL Sicilia

Naufraga il trasferimento alla società consortile Cerf delle attività e del personale del Cefop, 408 lavoratori che vedono adesso aprirsi la strada della disoccupazione. Nel corso di una riunione dell’unità di crisi, tenutasi stamani presso il Ministero dello sviluppo economico, con al centro le procedure di cessione dell’ente in amministrazione straordinaria alla società consortile Cerf, che se ne era aggiudicato l’acquisto, la regione con il suo rappresentante ha comunicato la sua contrarietà all’operazione. Lo rende noto la FLC CGIL Sicilia che, con il segretario generale Giusto Scozzaro, chiede la rimozione della dirigente del Dipartimento lavoro, Annarosa Corsello e chiede all’assessore regionale, Nelly Scilabra, la cui azione viene giudicata “approssimativa e inadeguata”, di trarne le “dovute conclusioni”.

“È intanto inaccettabile - dice Scozzaro - l’assenza alla riunione sia dell’assessore che della dirigente. La vicenda è poi paradossale- aggiunge- perché si parla di una procedura svolta secondo le previsioni di legge, vigilata dal Mise e giunta al traguardo, sulla quale la regione siciliana si era già espressa anche in sede ministeriale senza dichiarare opposizione. Anzi - dice ancora Scozzaro - alla fine di marzo la Regione aveva manifestato alle parti la propria disponibilità, rilasciando anche una nota che lasciava presupporre che, se il Cerf avesse avuto i requisiti previsti, nei primi giorni di aprile sarebbe stato emanato il decreto di trasferimento delle commesse, dell’intero complesso aziendale e dei lavoratori. Il Cerf, peraltro, senza costi aggiuntivi - prosegue - si sarebbe occupato anche della conclusione delle attività del Cefop, garantendo il diritto agli esami ed alla qualifica degli utenti dei corsi conclusi”. I passaggi successivi sono il blocco ad aprile delle operazioni, in virtù di una delibera di giunta del giugno 2013, antecedente dunque agli altri passaggi, e la richiesta di un parere all’avvocatura dello stato "di cui - dice Scozzaro - non si sa nulla". “Quello di oggi - dice ancora - è un epilogo sconcertante che blocca la possibilità che 408 lavoratori possano ritrovare l’occupazione a tempo indeterminato e per un periodo di almeno due anni garantiti dalla stessa legge. Il sindacato chiede di avere al più presto "quei chiarimenti che fino ad oggi non sono stati dati e che rendono la vicenda incomprensibile”. Per la FLC “la vicenda è inaudita”e “ancora più grave vista la crisi che sta attraversando il settore della formazione professionale in Sicilia. Tutto ciò è frutto - conclude Scozzaro - della manifesta incapacità della Dirigente Corsello, e della incapacità di chi ha la responsabilità politica di questo ramo del governo siciliano e questa situazione non è più accettabile”.