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Avvio anno scolastico 2012/2013: anno nuovo problemi vecchi a Foggia

La denuncia della FLC CGIL: aule sovraffollate, zero immissioni in ruolo per il personale ATA, scuole senza soldi e con edifici fatiscenti.

20/09/2012
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A cura della FLC CGIL Foggia

Se da un lato “è un risultato importante l’aver ottenuto l’immissione in ruolo di migliaia di docenti in tutt’Italia - comunque molto meno degli anni precedenti - 307 in provincia di Foggia con un picco di 138 nella secondaria di primo grado, va denunciata la situazione drammatica che vivono i precari ATA, ovvero collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e quant’altro. Per loro nessuna immissione in ruolo, con palesi difficoltà per le scuole a garantire un normale servizio”. È quanto denuncia la segretaria generale della FLC CGIL di Capitanata, Loredana Olivieri.

Negli anni precedenti si oscillava per gli ATA tra 250 e 400 nomine; nel 2012 sono state solo 82, fino allo zero assoluto di oggi. “Addirittura tra i segretari (DSGA) vi sono degli esuberi. È il risultato di scelte scellerate e tagli che colpiscono la scuola pubblica come in nessun altro paese d’Europa – commenta Olivieri. Con un’ulteriore beffa: i pochi posti disponibili, per le norme contenute nella cosiddetta spending rewiev , è previsto siano occupati da docenti inidonei a transitare nei profili di assistenti amministrativi mortificando la loro professionalità e togliendo posti ai precari. Una scelta assurda che non tiene conto delle difficoltà dei docenti, che in più dovranno formarsi in altri ambiti che nulla hanno a che vedere con la loro formazione”. Interessati in provincia di Foggia 52 docenti, “e non tutti saranno ricollocate, perché i posti sono 22 e quindi gli altri saranno posti in una sorta di limbo, a disposizione. Come saranno utilizzati? Dove? Saranno costretti a spostarsi? E questo come si concilia con il loro status di inidoneità precedente?”.

Ci sono poi i problemi legati al dimensionamento scolastico, “una riorganizzazione che ha portato ad istituti comprensivi mostro, in alcuni casi con oltre 1300 alunni da gestire”. Il tema sempre attuale “della salute degli edifici scolastici: nel Rapporto Ecosistema Scuola di Legambiente la provincia di Foggia si piazza al 75esimo posto, con tantissimi plessi costruiti negli anni 70 e comunque antecedenti alle nuove norme antisismiche emanate dopo il terremoto dell’Irpinia”. E, denuncia ancora la segretaria della FLC provinciale, “il capitolo della dotazione tecnologica. Siamo stanchi di sentire periodicamente un ministro promettere svolte, tablet, un computer per classe o addirittura per alunno, che nelle intenzioni paradossali dell’attuale ministro dovrebbe finire per sostituire il docente. Stiamo ancora aspettando la scuola delle tre ‘i’ promessa dalla Gelmini. Ma la realtà è che ci sono scuole che non riescono ad attivare le mense, che non hanno soldi per comprare gessetti o la carta igienica”.

Resta infine il forte dissenso della FLC CGIL nei confronti del Ministero dell’Istruzione per la scelta di bandire un concorso nella scuola: “Oggi, in Italia, i docenti sono reclutati da due graduatorie, una scaturita dai concorsi pubblici - l'ultimo bandito nel 1999, tredici anni fa - di consuetudine definita Graduatoria di Merito, l'altra, detta Graduatoria ad Esaurimento, formata da docenti abilitati attraverso procedure pubbliche e notevolmente selettive, che hanno caratterizzato il reclutamento nell’ultimo decennio”. È proprio da quest'ultima graduatoria che si attingono, oltre che i docenti di ruolo, anche i numerosissimi supplenti “che ogni anno fanno funzionare il sistema scolastico italiano, coprendo anche quei posti vuoti che la politica di tagli alla scuola non vuole destinare al ruolo. Il personale di queste due graduatorie, che si è formato sia attraverso il conseguimento di titoli che attraverso la fondamentale esperienza sul campo - gli anni di servizio in classe, in alcuni casi anche oltre 20 - e che è in attesa di avere un contratto a tempo indeterminato, ora viene accusato di due colpe fondamentali: di essere troppo avanti con l'età e di non essere stato selezionato in modo meritocratico. In realtà, secondo gli studi dello stesso Ministero, nel 2009, più dell’80% dei presenti nelle graduatorie sono vincitori di concorso o abilitati con i percorsi universitari a numero chiuso”.