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Continua la battaglia anti-precariato: la FLC CGIL BAT vince altri ricorsi

Il Tribunale del Lavoro di Trani dà ragione ai lavoratori della FLC CGIL BAT. Dopo i ricorsi, altri dieci non saranno più precari "usa e getta".

06/03/2012
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A cura della FLC CGIL BAT

"Continua la nostra battaglia per la stabilizzazione del personale nella scuola e per cancellare la parola precariato dal vocabolario del mondo del lavoro". Così Francesco Dambra, segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza della CGIL di Barletta-Andria-Trani appena appresa la notizia dell'ennesima vittoria riportata dalla FLC a tutela del lavoro: altri dieci, oltre i quattro dei mesi scorsi, otterranno il "posto fisso" e sul loro contratto finalmente ci sarà scritto "a tempo indeterminato". Il Tribunale di Trani ha dato ragione ad un gruppo di lavoratori del personale ATA che ha presentato ricorso contro il MIUR Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, l'Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia e la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ottenendo così il riconoscimento di un sacrosanto diritto: la trasformazione a tempo indeterminato del rapporto di lavoro ed il riconoscimento dell'anzianità di servizio.

"È evidente – commenta Dambra – che la FLC, oltre a contrastare le scelte negative fatte a discapito della scuola pubblica che hanno causato la perdita di centinaia di posti di lavoro nella nostra provincia, sta portando avanti una battaglia dura per tutelare il futuro dei lavoratori e dell'intero comparto. Questi risultati importanti ottenuti ci spronano ad andare avanti e a credere sempre di più in quello che stiamo facendo, pur nella consapevolezza che si tratti solo di un primo grado di giudizio. Siamo davanti ad un piccolo successo verso il riconoscimento dei diritti dei precari al fine di sottrarre i lavoratori dalla logica dell'usa e getta".

"Solo negli ultimi tre anni nel nostro territorio i tagli del Ministero hanno lasciato a casa 800 docenti e 200 amministrativi. Fino all'anno scorso erano in servizio 1400 unità di personale ATA, quest'anno sono solo 800. Parliamo di quasi il 40% in meno di lavoratori. Numeri che si traducono, nei fatti, in classi affollate e mancanza di controllo sugli studenti. Per tutte queste ragione auspichiamo una grande partecipazione alle RSU del 5, 6 e 7 marzo e siamo fiduciosi nel fatto che le nostre liste incasseranno un ampio consenso. Pertanto rivolgiamo un appello al mondo scolastico affinché scelga sulla scheda 'il quadratino rosso' per continuare a difendere i diritti. Le nostre battaglie – conclude Dambra – non sono propagandistiche ma fatte di cose concrete".