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Presidio al Politecnico di Torino per il contratto, i diritti dei precari, per il diritto allo studio

Al presidio hanno partecipato i lavoratori e un buon numero di studenti.

17/04/2014
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A cura della FLC CGIL di Torino

Ieri mattina, 16 aprile, al Politecnico di Torino in occasione dell' inaugurazione dell'anno accademico, la FLC CGIL di Torino e le RSU hanno organizzato un presidio a cui hanno partecipato i lavoratori e un buon numero di studenti. Ha preso parte alla cerimonia di inaugurazione anche la Ministra Giannini, la quale ha concluso i lavori. Ad essa è stata consegnata un'ampia documentazione aventi per oggetto i seguenti punti:

  1. rinnovo del contratto nazionale del personale tecnico ed amministrativo
  2. stabilizzazione dei precari del personale tecnico ed amministrativo e della ricerca. Nei nostri atenei è consistente la percentuale di precari del personale ma anche tra coloro che svolgono attività di ricerca e questo tema è stato oggetto di una forte mobilitazione nei mesi scorsi al Politecnico e costituisce uno dei temi dell'azione negoziale della FLC e delle RSU torinesi
  3. immediato intervento per bloccare la scelta di alcuni dipartimenti di attivare il numero chiuso, e da qui riaprire un confronto per aumentare le risorse destinate al diritto allo studio
  4. interventi sui fondi erogati agli atenei che hanno determinato una diminuzione delle risorse anche sotto il profilo salariale oltre a quello dell'offerta formativa. Su questo punto abbiamo reso noto alla Ministra Giannini la nostra azione legale per il recupero di risorse che il Politecnico intende negare. Questa azione è finalizzata ad aumentare la disponibilità destinata al salario accessorio e alla mobilità professionale dei lavoratori del Politecnico
  5. interventi di modifica della legge 240/2010.

La conoscenza, come il lavoro, non è merce. Per questo occorre avviare sin da subito con le organizzazioni sindacali, a partire dai luoghi di lavoro, una discussione per avviare investimenti strategici nel comparto università, e della conoscenza più in generale. La mobilitazione universitaria di questa mattina ha ribadito il ruolo e la dignità del lavoro nella prospettiva di rilanciare un modello di sviluppo alternativo al quello imposto dalla cultura neoliberista.

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