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Iniziative unitarie sindacati scuola in Piemonte

Il calendario delle iniziative e il documento unitario dei sindacati in vista dello sciopero del 24 novembre 2012.

12/11/2012
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Le categorie del settore scuola di Cgil, Cisl, Uil, Snals, Gilda del Piemonte terranno oggi, 12 novembre, alle ore 11 una conferenza stampa presso il salone Bruno Buozzi di Via Bologna 11/d. Verranno illustrate le ragioni dello sciopero del 24 novembre e tutte le iniziative che verranno messe in campo a Torino e nella Regione contro i provvedimenti del Governo che annulla i contratti e mortifica i lavoratori.

Calendario iniziative

  • 13 novembre, assemblee in tutte le scuole piemontesi (300 istituti) dalle ore 8 alle ore 10.
  • 20 novembre, sit in con fiaccolata davanti alla Prefettura, dalle ore 17 alle ore 18.30.
    Incontro con i segretari dei partiti che sostengono il Governo (Pd, Pdl, Udc).
  • 24 novembre, sciopero nazionale, manifestazione a Roma con delegazioni da tutto il Piemonte.

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FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS, Gilda FGU
Documento unitario per la mobilitazione del 24 novembre 2012

La situazione economica del nostro Paese continua ad essere grave: inflazione crescente, diminuzione dei consumi, aumento della pressione fiscale, stagnazione economica, aumento della disoccupazione, aumento della cassa integrazione, assenza di politiche che mirino alla crescita economica con gli adeguati investimenti, nessun segno di ripresa.

Questi elementi non possono essere dimenticati.

Il mondo politico sembra dividersi fra coloro che desiderano il rigore ad ogni costo e coloro che si lanciano in discussioni che nulla hanno a che vedere con le reali condizioni del Paese.

È fuori di dubbio che in questo momento ciò che servirebbe davvero sono: una politica industriale seria e interventi a sostegno del mercato del lavoro. L'istruzione e la formazione sono necessarie precondizioni per la ripresa economica.

Invece, continuiamo a vedere interventi di taglio alla scuola. Dopo che il precedente governo ha spillato oltre 8 miliardi al bilancio dell'istruzione, il disegno di legge di stabilità (legge finanziaria) per il 2013 propone nuove riduzioni.

Le prime proposte hanno immediatamente scatenato l'indignazione e la protesta. Subito le OO.SS. hanno indetto lo sciopero di tutta la categoria, con manifestazione nazionale a Roma per il 24 novembre.

I principali contenuti della prima proposta vedevano l'innalzamento a 24 ore settimanali delle ore di insegnamento per i docenti della scuola secondaria, la riduzione dello stipendio per il personale ATA che svolge mansioni superiori, una stretta alle certificazioni degli alunni in situazione di handicap, ulteriore blocco al rinnovo dei contratti, taglio ai permessi per l'assistenza a parenti portatori di handicap, solo parziale soluzione all'eliminazione del pagamento delle ferie per i supplenti.

Le misure contenute nella Legge di Stabilità che riguardano la scuola non servono a risolvere le tante problematiche che incidono sul suo funzionamento.

Queste norme portano all'eliminazione del contratto, all'aumento degli obblighi di servizio del personale Docente e A.T.A. senza aumento della retribuzione, alla riduzione di fatto delle retribuzioni, rinviando il rinnovo del contratto al 2014, con la conseguenza di abbassare la qualità dell'istruzione, di aumentare la precarietà e lasciare a casa centinaia di insegnanti che da anni con il loro lavoro hanno contribuito a garantire il funzionamento della scuola del nostro Paese.

Gli insegnanti italiani hanno un carico settimanale di ore di lezione in classe superiore alla media europea sia nella scuola primaria (22 contro 19,6) sia nella scuola secondaria superiore (18 contro 16,3) e praticamente identico nella scuola media (18 contro 18,1).

Sono in classe per un maggior numero di ore dei loro colleghi francesi, austriaci, finlandesi, tedeschi e belgi.

Il Governo vuole portare gli insegnanti italiani verso un record unico: i docenti con il maggior numero di ore di lezione e le minori retribuzioni.

Si dice che su alcuni di questi punti il governo abbia fatto marcia indietro ma, sino alla approvazione definitiva della legge, deve essere mantenuta la più alta mobilitazione della categoria, anche perché ci dicono che ogni modifica deve essere a “saldo zero”: se non si taglia da una parte bisogna tagliare da un'altra.

Infine, rimane senza soluzione il riconoscimento del 2011 al fine della maturazione degli scatti di anzianità. Questo tema non è di interesse solo per coloro che dovevano ricevere l'aumento a gennaio del 2012 ma riguarda il 100% della categoria.

I lavoratori della scuola rivendicano:

  • Una politica scolastica di investimenti sulla scuola e sull'istruzione come motore di sviluppo e crescita, che valorizzi il lavoro e le professionalità presenti nella scuola.
  • La piena contrattualità delle materie stabilite dal CCNL
  • La fine della moratoria contrattuale,
  • La difesa dei posti di lavoro per il personale precario e la loro sollecita stabilizzazione

I lavoratori della scuola, riuniti in assemblea, dichiarano il pieno sostegno e la completa adesione alle forme di protesta che le OO.SS. hanno indetto e che culminano nello sciopero con la grande manifestazione nazionale del 24 novembre prossimo per il raggiungimento dei seguenti obbiettivi:

  • Emanazione dell'atto d'indirizzo all'ARAN per il pagamento degli scatti d'anzianità, come da impegno assunto e non mantenuto dal Ministro Profumo;
  • Cancellazione delle norme sulla scuola contenute nella Legge di stabilità che intervengono su orari, retribuzione e contratto.