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Riapre la scuola: criticità e prospettive in Molise

I numeri della scuola molisana presentati nella conferenza stampa della FLC CGIL Molise.

07/09/2021
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A cura della FLC CGIL Molise

L’inizio di un nuovo anno scolastico rappresenta l’occasione per fare il punto della situazione su criticità, problematiche e prospettive del sistema scolastico molisano. Ci piacerebbe lanciare messaggi di ottimismo e di speranza nel futuro, ma la realtà che abbiamo di fronte, purtroppo, è tutt’altro che rosea.

La pandemia ha aggravato le problematiche: i lavoratori della scuola hanno fatto di tutto per assicurare il diritto allo studio sia in presenza che a distanza, ma non sempre i risultati sono stati pari all’impegno, anche in virtù di gravi responsabilità dei decisori politici, nazionali e locali. L’anno scorso si è perso tempo e risorse con misure inutili, mentre non ci sono stati sufficienti interventi su organici, edilizia, trasporti. Il risultato è stata la confusione, le continue ripartenze e interruzioni della didattica in presenza, una gestione problematica delle quarantene nelle scuole, che spesso si sono trovate sole ad affrontare l’emergenza.

LA CAMPAGNA VACCINALE

Partiamo da un dato positivo: in Molise il 95% del personale ha completato il ciclo vaccinale (al 98% è stata inoculata almeno una dose).

Su una platea rilevata di 7.942 lavoratori, ben 7.800 si sono sottoposti alla vaccinazione: solo 150 sono quelli che non hanno ricevuto nemmeno una dose. Dobbiamo inoltre ricordare che tra questi ci sono i lavoratori fragili e quelli che non potranno vaccinarsi perché allergici, o per problematiche di salute.

Il personale della scuola ha risposto in massa alla campagna vaccinale: siamo soddisfatti del risultato (avevamo da subito chiesto una corsia preferenziale per il personale della scuola ed invitato a vaccinarsi), ma questi numeri servono per far capire la strumentalità delle polemiche sul green pass di cui si è quasi unicamente discusso in quest’ultimo mese, facendo passare il personale della scuola come renitente alla vaccinazione, tanto da dover minacciare sanzioni.

Il risultato di tali polemiche è aver messo in secondo piano le vere criticità presenti per la riapertura.

Su tutti, ricordiamo un dato: oltre ai lavoratori della scuola, non dobbiamo dimenticare che nella scuola ci sono soprattutto gli studenti. Nella nostra regione su circa 36.000 studenti, 17.000 hanno meno di 12 anni e non potranno essere vaccinati (5.000 infanzia, 11.000 primaria, 1.000 secondaria 1 grado). Inoltre, relativamente alla fascia tra i 12 e i 19 anni solo il 68% dei ragazzi tra i 12 e i 19 anni ha avuto almeno la prima dose di vaccino, per cui ben circa 6.500 studenti (su 20.500) al momento restano scoperti.

Appare evidente, pertanto, come al momento la vaccinazione non basta per mettere in sicurezza le scuole.

Urge l’attivazione di procedure, servizi e risorse anche a livello locale. Lo abbiamo ripetuto più volte: per riprendere in presenza ed in sicurezza è necessario: aumentare l’organico, potenziare il sistema dei trasporti, investire sulla medicina scolastica, effettuare screening costanti anche tramite i tamponi salivari e e garantire il tracciamento.

Si tratta di richieste che abbiamo portato anche alla Riunione del tavolo operativo regionale, che si è svolto giovedì 26 agosto, alla presenza dell’Assessore ai trasporti, del sottosegretario all’Istruzione, dei sindaci di Campobasso e Isernia e dei vertici dell’USR Molise. C’è stato promesso l’impegno di tutti, ma non può bastare. Siamo ad una settimana dalla ripresa delle attività didattiche, ed ancora molti nodi restano senza risposta.

Sui trasporti, ad esempio, l’assessore ci ha comunicato che pensa di risolvere le criticità con 30 autobus aggiuntivi e con la disponibilità eventuale di altri autobus a noleggio, visto che la percentuale di riempimento è passata dal 50 all’80% rispetto all’anno scorso.

Non sappiamo però quante risorse sono state appostate, come verranno concretamente potenziate le linee, inoltre c’è anche la questione dei controllori, da prevedere sugli autobus e sulle piazzole di sosta. Senza un adeguato sistema di controllo, si rischia di rivedere le scene dell’anno scorso, quando però la percentuale di didattica in presenza nelle scuole superiori (le più interessate dal tema dei trasporti) era intorno al 50%.

Si tratta di un problema logistico e di risorse, passare ad una percentuale di didattica in presenza al 100% (come tutti auspichiamo) non è uno sforzo da poco

Al tavolo regionale abbiamo chiesto e ribadiamo la necessità di implementare i tracciamenti, migliorare i rapporti tra ASL e scuole per la gestione delle quarantene.

Al momento c’è un impegno generico sui test salivari per gli alunni. Noi chiediamo che venga messo a regime un sistema di controlli a campione che possa riguardare gli studenti ogni 15 giorni, in classi sentinella (lo stanno introducendo in Veneto, nel Lazio, in Emilia Romagna e in Abruzzo.

ALUNNI E ORGANICI

Ma non c’è solo il tema delle vaccinazioni e dell’emergenza, come dicevamo. I numeri del “sistema scuola” in Molise sono allarmanti, e ci consegnano un progressivo impoverimento della scuola pubblica molisana. Abbiamo meno alunni, meno organici e meno tempo scuola rispetto al passato.

Alunni:

Rispetto all’anno scorso abbiamo perso ulteriori 733 alunni. Dal 2009 abbiamo perso quasi diecimila alunni.

ALUNNI

A.S. 2021/2022

diff. 20/21

A.S. 09/10

diff. 09/10

CAMPOBASSO

26.547

- 550

33.413

- 6.866

ISERNIA

9.182

- 183

11.706

- 2.524

MOLISE

35.729

- 733

45.119

-9.390

Si tratta di dati allarmanti, che rischiano di portare la nostra regione ad una vera e propria desertificazione, che senza politiche mirate rischia di avere tra i suoi effetti quello di non poter garantire un’offerta formativa di qualità. Se non mutano i parametri di attribuzione degli organici e di formazione delle classi, dopo gli ospedali, sarà la volta della chiusura delle scuole in Molise. A tal proposito, a livello locale occorrerebbe affrontare da subito il tema del dimensionamento scolastico, avendo presente un’idea di scuola che potesse affrontare le criticità del contesto.

Organici:

Relativamente agli organici, a fronte del calo demografico è sicuramente positivo essere riusciti a mantenere sostanzialmente invariato l’organico di diritto del personale docente (grazie alle mobilitazioni sindacali). Rileviamo invece una criticità forte sul personale ATA, che in 10 anni ha perso circa il 40% dei posti, passando da 1.823 a 1.290 posti. In particolare abbiamo 351 collaboratori scolastici in meno, pur rimando sostanzialmente invariato il numero di plessi in cui si svolgono le lezioni.

DOCENTI

ORGANICO
2021/2022

diff.
O.D 20/21

CAMPOBASSO

3.476

-3

ISERNIA

1.223

-1

MOLISE

4.699

-4

ATA

ORGANICO
2021/2022

diff. O.D
20/21

diff. O.D
10/11

diff.
08/09

ASS. AMM

278

 - 3

- 37

- 117

A. TECNICI

127

 + 5

+ 7

- 26

COLL.SCOL

812

- 11

- 90

- 351

ALTRI PROF

21

0

+ 4

- 2

DSGA

54

0

- 22

- 37

MOLISE

1.290

- 9

- 145

- 533

Risorse aggiuntive per incarichi temporanei (ex Organico Covid)

Visto il perdurare dell’emergenza, avevamo chiesto con forza la conferma dell’”organico Covid”. L’anno scorso, grazie a questo organico, siamo riusciti ad avere circa 370 lavoratori in più, 110 docenti 160 ata (64 infanzia, 45 primaria, 46 secondaria di 1 grado, 2 educatori, 145 collaboratori scolastici, e 9 assistenti amministrativi).

Erano stati stanziati risorse pari a 6 milioni 900 mila euro (in due tranche)

  • € 3.844.832 (DL 34/2020);
  • € 3.095.937 (DL 104/2020);

Quest’anno, dopo le nostre continue sollecitazioni, con il D.L 73/2021 (Decreto sostegni bis) sono stati stanziati in circa 422 mln di euro. Di questi, al Molise sono andate risorse pari a 5.237.647 euro (quindi 1 mln 700 mila euro in meno rispetto all’anno scorso).

Il problema è che al momento si potranno autorizzare supplenze solo fino al 30 dicembre e che con queste risorse non si potranno “sdoppiare” le classi numerose. Per il personale docente si tratta di risorse finalizzate solo al “recupero degli apprendimenti”, mentre per il personale ATA per “finalità connesse all’emergenza epidemiologica”. Si tratta di un modo sbagliato di gestire le risorse perché il personale aggiuntivo arriverà nelle scuole tardi, quando le attività sono state già programmate, e con l’impossibilità (attuale) di arrivare fino al termine dell’anno scolastico.

Insomma, si rischia di sprecare denaro con l’ennesimo intervento tampone, mentre sarebbe necessario un intervento organico, con cui modificare i parametri di cui al DPR 81/2009.

Relativamente all’attribuzione delle risorse, un dato merita attenzione.

Ben 4 milioni e 211 mila euro sono attribuiti in Molise in base “all’indice di fragilità”: si tratta di un indice misurato dall’INVALSI che misura il grado di debolezza del sistema scolastico. Ebbene, quasi l’80% delle risorse è stato attribuito al Molise in base a quest’indice, in valore assoluto più di quanto è stato attribuito alla Lombardia, alla Liguria e alla Toscana. Ciò testimonia la drammaticità dei dati e la necessità di interventi organici, di sistema, gli unici capaci di invertire il trend.

PRECARIATO

Infine, c’è un tema che non bisogna dimenticare, e che più volte abbiamo sottolineato anche a livello locale. Per un’offerta formativa di qualità è necessario avere un personale preparato, formato e stabile.

Anche quest’anno però, nonostante i tanti proclami, avremo nelle nostre scuole tanti lavoratori precari. Sono terminate proprio ieri le operazioni di incarico a tempo determinato nelle scuole molisane. Questo è il quadro aggiornato dei docenti e degli ATA precari nelle scuole di Campobasso e Isernia.

In totale, circa 1.000 precari (768 docenti 268 ATA) con contratti al 30 giugno o al 31 agosto. Si tratta di una percentuale di circa il 20%, una quota di personale che ormai sta diventando strutturale. Si tratta di una situazione divenuta insostenibile: occorre intervenire con politiche per il reclutamento del personale che non possono essere sempre e solo “straordinarie” e volte a superare l’emergenza ma devono saper coniugare il rispetto dei diritti acquisiti e la continuità didattica con la qualità dell’offerta formativa.

DOCENTI

INFANZIA (di cui di sostegno)

PRIMARIA

I grado

II grado

Tot (di cui di sostegno)

CB

23 (11)

111 (96)

99 (74)

345 (142)

578 (323)

IS

11 (7)

54 (46)

49 (29)

76 (22)

190 (104)

tot

34 (18)

165 (142)

148 (103)

421 (166)

 768 (427)

ATA

Campobasso

Isernia

tot

Assistente amministrativo

33

14

47

Assistente Tecnico

21

7

28

Collaboratore scolastico

106

42

148

Altri profili (Cuoco, addetto az.agr etc)

5

5

Tot

165

63

228