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La FLC Cgil dell’Università del Molise sospende la firma del contratto integrativo

La FLC Cgil di fronte all’arroganza dell’amministrazione e al silenzio delle altre sigle sindacali confederali sottopone l’accordo integrativo al referendum fra i lavoratori e le lavoratrici dell’Università del Molise.

24/02/2009
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UNIVERSITA' DEL MOLISE: LA FLC CGIL SOSPENDE LA FIRMA SUL CONTRATTO INTEGRATIVO

In più occasioni abbiamo sollecitato la RSU dell'Ateneo molisano e le Organizzazioni sindacali ad incontri per discutere sui contenuti della contrattazione integrativa ricevendo solo un assordante silenzio. Abbiamo fatto proposte di merito, discusse in pubbliche assemblee del personale senza avere alcun riscontro.

Fa particolarmente specie l'atteggiamento delle altre organizzazioni sindacali confederali, le quali hanno firmato un contratto integrativo in alcune parti in palese contrasto con il Contratto Collettivo Nazionale sottoscritto con la FLC il16 ottobre 2008.

Per esempio, nel contratto integrativo si insiste sul tavolo tecnico, uno strumento aggiuntivo non contemplato dal contratto nazionale ma che nell'ateneo molisano si è consolidato quale organo sostitutivo di istituti contrattuali riconosciuti come l’informazione (Art. 6 CCNL), la concertazione (Art. 7 CCNL) e la consultazione (Art. 8 CCNL).

Si stabiliscono regole sulla nomina dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza contrarie a quanto disciplinato dal contratto nazionale dall'art. 47 del D.Lgs 81/08.

Inoltre, la FLC ha proposto di adottare un nuovo regolamento per la ridefinizione dell’articolazione dell’orario di lavoro del personale tecnico amministrativo che: estenda le fasce di flessibilità; dia flessibilità compatibile con l’organizzazione degli uffici e del lavoro a favore dei dipendenti in situazione di svantaggio personale, sociale e familiare e dei dipendenti impegnati in attività di volontariato ai sensi della normativa vigente (art. 25 comma 3 lett. e); contempli la possibilità di un massimo del 30% del personale l’adozione delle 7 ore e 12 minuti articolata sui 5 giorni settimanali; individui anche forme sperimentali di telelavoro in rispondenza alle possibilità previste dall’art. 23 del CCNL.

La FLC ha chiesto, infine, di ridiscutere i criteri di ripartizione dei Fondi nell’ottica di prevedere la risposta massima alle aspettative del personale per la progressione orizzontale. Di tutte queste questioni non si è voluto discutere. Le RSU e le OO.SS. hanno avuto fretta di firmare il contratto mostrando un evidente fastidio nei confronti delle proposte avanzate dalla FLC.

Si apre una stagione di divisioni che non è stata voluta da noi e che non giova agli interessi dei lavoratori. Per questo pensiamo che siano essi coloro che dovranno pronunciarsi su questo contratto integrativo che riduce diritti e tutele e rappresenta un deciso passo indietro rispetto alle regole stabilite a livello nazionale. Nei prossimi giorni organizzeremo un'assemblea con il personale. Proporremo un referendum tra tutti i lavoratori dell'università per chiedere se condividono o meno questo contratto non sottoscritto dalla FLC. Ci atterremo alle loro indicazioni. Stiamo valutando con il nostro ufficio legale le azioni da intraprendere per far valere le prerogative sindacali contrattualmente disciplinate.

Il segretario regionale
Sergio Sorella

Campobasso, 10 febbraio 2009